Il mercato italiano del rottame resta in tensione. Benché i prezzi siano rimasti prevalentemente stabili rispetto alla fine della scorsa settimana, la maggior parte degli operatori ritiene possano verificarsi ulteriori aumenti prima delle festività natalizie. I fattori che stanno sostenendo i prezzi sono la scarsa disponibilità di materiale – situazione alla quale si è arrivati dopo i forti ribassi del periodo settembre-ottobre – e i bassi livelli di scorte presso le acciaierie. Risulta forte soprattutto la domanda proveniente dai produttori di acciai lunghi, che nelle ultime settimane sono riusciti a chiudere discrete vendite all’estero. Inferiore invece quella da parte dei produttori di acciai speciali e piani, che in alcuni casi hanno annunciato fermate produttive. Per finire, i prezzi del rottame sono sostenuti anche dal recente rafforzamento delle quotazioni della materia prima in paesi come Francia, Germania e Turchia.
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si collocano mediamente sui seguenti livelli:
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
190-200 |
Demolizioni (E1/E3) |
215-225 |
Frantumato (E40) |
225-235 |
Lamierino (E8) / Palabile (E8C) |
225-235 / 240-250 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari