Il mercato italiano del rottame resta in tensione a causa principalmente della carenza di materiale unita alla volontà delle acciaierie di concludere l’anno con parchi ben forniti in vista della ripartenza a gennaio. I prezzi sono cresciuti rispetto a due settimane fa e secondo alcune fonti potrebbero aumentare di 10-20 €/t a dicembre, in linea con quanto previsto ad esempio anche sul mercato tedesco. «Per il prossimo mesi mi aspetto aumenti per tutte le categorie», ha affermato un commerciante, aggiungendo che «la scarsità di alcuni materiali permane» e «le fermate produttive dovrebbero essere brevi». Un’altra fonte ha commentato che la domanda rimarrà forte fino a Natale, con le acciaierie che «cercheranno di attrarre i pochi flussi di materiale mediante il prezzo». Permane per ora il divario tra i prezzi delle categorie "alte" e quelli delle categorie "basse", con il lamierino che ha superato i livelli di luglio, mentre demolizioni e torniture non sono ancora tornate ai massimi di quest'anno.
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si attestano mediamente ai seguenti livelli.
Qualità |
Prezzo (€/t) 18 nov |
Prezzo (€/t) 1 dic |
Torniture (E5) |
350-370 |
370-380 |
Demolizioni (E3) |
380-400 |
410-420 |
Frantumato (E40) |
450-460 |
450-480 |
Lamierino (E8) |
490-510 |
510-530 |
Prezzi reso acciaieria.
Stefano Gennari