Resta in forte tensione il mercato italiano del rottame, dove i prezzi hanno continuato a crescere nell’ultima settimana, sulla scia della carenza di materiale. «Oggi c'è un prezzo, domani ce n'è un altro più alto» ha commentato un commerciante nazionale, aggiungendo che in queste circostanze numerosi piccoli "colleghi" stanno aspettando a vendere per essere sicuri di farlo ai livelli di prezzo massimi, una scelta questa che sta contribuendo ad aggravare il problema della scarsa disponibilità. Problema che, hanno fatto notare diverse fonti, riguarda più le categorie di rottame "nuove", a causa ad esempio del rallentamento dell'industria automotive per la mancanza di semiconduttori. Ecco così che i prezzi del palabile hanno raggiunto i 430 €/t, mentre quelli delle demolizioni hanno toccato i 370 €/t reso acciaieria. Guardando al mercato internazionale, recentemente il prezzo dell'HMS I/II 80:20 in Turchia ha sfiorato quota 500 €/t CFR, aiutato dagli ultimi sviluppi in Cina. Riguardo al prodotto finito, all'inizio di questa settimana il prezzo del tondo per cemento armato in Italia ha raggiunto i 400 €/t base partenza, crescendo di 30 €/t in media rispetto ai valori rilevati il 6 maggio.
Stefano Gennari