Non c’è ancora stata una vera e propria interruzione delle attività, tuttavia l’emergenza coronavirus sta suscitando una forte apprensione tra i commercianti italiani di rottame. Questo, soprattutto, dopo gli annunci di sospensione delle attività da parte di due produttori siderurgici bresciani, che ci si aspetta saranno seguiti da comunicazioni simili da parte di altre acciaierie. È quasi superfluo parlare di prezzi in questa situazione: «Non c’è un vero mercato – ha commentato un commerciante – e non sappiamo nemmeno se gli ordini chiusi oggi saranno consegnati». Parole alle quali hanno fatto eco quelle di un produttore nazionale: «È improprio parlare di mercato – ha spiegato –. La cosa più preoccupante è che non sappiamo quando terminerà questa situazione». La parola d’ordine è incertezza, dal momento che anche i produttori che hanno deciso di non sospendere le attività potrebbero essere costretti a farlo a causa di nuovi decreti del governo per fronteggiare l’emergenza.
Come riportato la scorsa settimana, i prezzi della materia prima sono aumentati leggermente questo mese, sulla base sia del trend registrato in Turchia a febbraio sia della scarsa disponibilità di rottame, posizionandosi ai seguenti livelli.
Qualità |
Prezzo spot |
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Febbraio |
Marzo |
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Torniture (E5) |
210-220 |
215-220 |
Demolizioni (E1/E3) |
220-240 |
230-240 |
Frantumato (E40) |
245-255 |
255-260 |
Lamierino (E8) |
245-260 |
255-260 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari