Questo mese il trend ribassista è proseguito per alcune categorie, mentre «tengono meglio i lamierini, nonostante il braccio di ferro in corso tra acciaierie e commercianti». Si può sintetizzare così la situazione riscontrata nel mercato italiano del rottame, usando le parole di un commerciante nazionale. Dopo le forti diminuzioni registrate a settembre, il mercato sembra aver trovato un maggiore equilibrio, in parte in ragione dell’inversione di trend osservata a livello internazionale, in particolare in Turchia. Tuttavia, la domanda di rottame resta ridotta considerato il fatto che diverse acciaierie stanno frenando le produzioni a causa del forte rincaro del costo dell’energia. Per questo motivo la maggior parte delle fonti non esclude ulteriori lievi diminuzioni sui prezzi delle categorie "basse". Con l'avvicinarsi di novembre, tuttavia, la situazione dovrebbe andare verso una stabilizzazione, soprattutto se il trend rialzista in Turchia non dovesse rivelarsi soltanto un "fuoco di paglia".
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si attestano mediamente ai seguenti livelli.
Qualità |
Prezzo |
Torniture (E5) |
300-310 |
Demolizioni (E3) |
320-330 |
Frantumato (E40) |
390-400 |
Lamierino (E8) / Palabile (E8C) |
430-450 / 470-490 |
Prezzi reso acciaieria.