Si indeboliscono i prezzi della ghisa basica (BPI) a livello internazionale. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, alla fine della scorsa settimana il produttore russo Tula ha venduto un carico di BPI a un'acciaieria statunitense al prezzo di 369 $/t CFR porto di New Orleans, con spedizione programmata per dicembre. Il materiale dovrebbe partire dal Mar Baltico, con un una tariffa di trasporto tra i 15 e i 18 $/t a seconda del porto. Nonostante la maggior parte degli operatori consideri il prezzo di scambio «inferiore al livello di mercato» (cioè rispetto alla Cina), è comunque di 4 $/t più alto rispetto alle richieste avanzate dai clienti statunitensi la scorsa settimana.
Sulla base del suddetto scambio, è stato calcolato per la ghisa proveniente dal Mar Nero un prezzo FOB di circa 350 $/t, che è inferiore di 3-4 $/t rispetto al prezzo che i produttori CIS cercavano di ottenere in Cina la scorsa settimana. «Sembra che la Cina continui a determinare il trend – ha commentato un trader –. Oggi il paese non sta acquistando e chiede un prezzo di 385 $/t CFR. Questo potrebbe spiegare perché Tula ha accettato un prezzo di 369 $/t CFR USA». Un altro trader ha affermato che «ad oggi il massimo che riesco a ottenere è un 387 $/t CFR Cina, che però è assolutamente inaccettabile per me tenuto conto del prezzo al quale ho acquistato il materiale».
Nel frattempo, crescono le preoccupazioni dei fornitori brasiliani di ghisa. «Ultimamente pensavo che avrei ottenuto un prezzo di 395 $/t CFR Cina, ma il comportamento dei produttori dei paesi CIS continua a confondermi» ha commentato un fornitore brasiliano.