Le preoccupazioni per le interruzioni delle forniture di ghisa di affinazione (BPI) sembrano aver raggiunto un punto di svolta. Dopo aver preso in considerazione ogni alternativa possibile per sostituire il materiale che in precedenza proveniva dai paesi CIS, ultimamente i clienti statunitensi hanno avviato con i trader cinesi trattative che hanno già prodotto alcuni risultati. Secondo alcune fonti attendibili, questa settimana un trader cinese è riuscito a vendere in totale circa 70.000 tonnellate di BPI cinese nel mercato statunitense. Si dice che il prezzo sia ammontato a circa 1.000 $/t CFR porti del golfo Usa. Tuttavia, secondo alcune fonti il prezzo potrebbe essere stato anche molto più basso. «Non credo che abbia molto senso acquistare BPI dalla Cina a un prezzo simile – ha commentato una fonte – Inoltre, mi risulta che i prezzi all'esportazione siano di 800-820 $/t FOB al massimo, pertanto un prezzo di 1.000 $/t CFR non mi sembra coerente». Il trasporto dalla Cina ai porti del golfo degli Stati Uniti ha un costo di circa 150-160 $/t. «Penso che il prezzo CFR senza il margine del trader sia di 970 $/t», ha detto un importante trader internazionale. Secondo un fornitore brasiliano, questo «potrebbe non essere l'ultimo scambio» visto che gli scambi con la Cina sono diventati possibili.
Dopo l'invasione russa dell'Ucraina e l'imposizione di sanzioni contro Mosca, i prezzi della ghisa cinese sono diventati praticabili per la maggior parte dei compratori cinesi, anche tenendo conto di un dazio all'export del 20% e di tutti i possibili problemi logistici.
Fonti hanno riferito a SteelOrbis della vendita di 15.000 tonnellate di ghisa nodulare in Europa al prezzo di 1.000 $/t FOB. Intanto, i fornitori brasiliani stanno cercando di ottenere un prezzo non più basso di quello ottenuto nella vendita più recente, ossia 950 $/t FOB (1.000 $/t CFR). Il materiale offerto è con spedizione ad agosto.
Nel frattempo, la Russia continua ad offrire ghisa basica a prezzi al di sotto degli 800-850 $/t FOB, ma con numerosi ostacoli. «I russi stanno cercando di vendere a prezzi competitivi, ma i compratori si fanno problemi ad acquistare da loro», ha commentato un trader internazionale.