Sullo sfondo delle sanzioni economiche contro Mosca, i produttori russi di ghisa basica (BPI) sono rimasti molto attivi nelle offerte verso la Turchia, che è quasi l'unico mercato che attualmente acquista volumi significativi dalla Russia. Con l'obiettivo di garantire ordini ogni volta che c'è domanda, i fornitori russi continuano ad essere altamente flessibili sotto il profilo dei prezzi. Mentre la scorsa settimana stavano cercando di ottenere un prezzo di 500 $/ton CFR, questa settimana la maggior parte di loro è stata pronta ad accettare valori inferiori
In particolare, si dice che il produttore russo NLMK abbia recentemente venduto un carico di 10.000 tonnellate in Turchia a 487 $/ton CFR, con imbarco immediato. «È pazzesco – ha commentato un trader internazionale – Ma ora ogni fornitore russo dice che sta riducendo la propria capacità. Nel complesso, la riduzione della produzione dovrebbe essere del 60 per cento, date le sfide che si trovano ad affrontare». Nel frattempo, le offerte relative alla ghisa prodotta dallo stabilimento metallurgico di Donetsk, che si trova nel territorio temporaneamente occupato dalla Russia, si sono attestate questa settimana a 480 $/ton CFR, in calo di 20 $/ton rispetto alla fine della scorsa settimana. Secondo fonti attendibili, l'impianto sospenderà la produzione a giugno.