In Cina continua a perdere terreno il prezzo del minerale, che in una settimana è sceso di oltre 20 $/t a causa della scarsa domanda e delle previsioni tutt'altro che positive.
I prezzi del fine ore con un contenuto di ferro del 62% è calato di 9,6 $/t rispetto a ieri, 15 settembre e di 25,15 $/t rispetto a una settimana fa, ammontando oggi a 104,1 $/t CFR Cina. Allo stesso tempo, la quotazione dell'iron ore brasiliano con un tenore di ferro pari al 65% è scesa di 4,5 $/t rispetto a ieri e di 20 $/t su base settimanale, a 132,5 $/t CFR.
Nell'ultima settimana i prezzi della materia prima hanno risentito fortemente dei limiti alla produzione siderurgica imposti nella Cina centrale e nella provincia dello Jiangsu. L'ufficio nazionale di statistica cinese e la China Steel Association hanno riferito di un rallentamento della produzione di acciaio grezzo nel paese rispettivamente ad agosto e a inizio settembre. Allo stesso tempo, il passaggio del tifone Chanthu nella Cina orientale ha portato alla sospensione delle attività di costruzione, contribuendo ad influenzare negativamente il mercato del minerale ferroso. Si prevede infine che le forniture di minerale dall'Australia e dal Brasile aumenteranno nel prossime futuro, esercitando un impatto negativo dal lato dell'offerta. Ciononostante, alcune acciaierie potrebbero decidere di incrementare le proprie scorte prima delle imminenti festività nazionali (19-21 settembre e 1-7 ottobre). Di conseguenza, i prezzi del minerale potrebbero reggere meglio alle pressioni ribassiste nei prossimi giorni.
Oggi 16 settembre il prezzo dei future sul minerale ferroso sono calati del 3,94% sul Dalian Commodity Exchange, attestandosi a 670,5 RMB/t (104 $/t). Rispetto al 9 settembre, il calo è stato dell'8,15% o di 59,5 RMB/t (9,25 $/t).