Il clima sul mercato del minerale di ferro è visibilmente peggiorato nonostante le attività di scambio si siano interrotte questa settimana per via del capodanno cinese. La diffusione del coronavirus in Cina ha infatti acuito il timore di una mancata ripresa della domanda di minerale e acciaio al termine delle festività. I prezzi dei future sul minerale al Singapore Exchange hanno fatto registrare rispetto allo scorso venerdì un calo dell'8,8% sui contratti di febbraio, posizionandosi al livello di 83 $/t in data 28 gennaio.
Le attività sul Dalian Commodity Exchange riprenderanno il 3 febbraio anziché il 31 gennaio, in linea con il prolungamento delle festività di capodanno annunciato dal governo cinese. Inoltre, le autorità di Shanghai e della provincia dello Zhejiang hanno annunciato che le imprese torneranno al lavoro soltanto il 10 febbraio. A Tangshan il trasporto pubblico è stato sospeso per evitare la diffusione del contagio. Queste misure sono seguite a un peggioramento della situazione in Cina, dove il numero dei decessi per il coronavirus è salito a 106, mentre i casi di contagio confermati hanno superato i 4.500.
Al momento i ritardi nella ripresa delle attività di costruzione, delle attività di trading e della produzione industriale in Cina fanno sì che le previsioni riguardo all'andamento dei prezzi del minerale ferroso siano negative. Al momento si stima che il prezzo del minerale con un contenuto di ferro del 62% si attesti a 85 $/t CFR. Si tratta tuttavia di un livello indicativo, che riflette il sentiment sul mercato dove il commercio spot è attualmente sospeso. Nell'ultimo giorno lavorativo prima delle festività cinesi il prezzo ammontava a 93,3 $/t CFR.