Gli effetti del crollo della diga di Vale a Brumadinho saranno molto più significativi di quanto previsto inizialmente, quando si riteneva che l'incidente avrebbe avuto un impatto soltanto sul 2,5% della produzione di minerale ferroso del colosso brasiliano. Il governo brasiliano ha infatti costretto il gruppo a chiudere tutte le dighe potenzialmente pericolose, prendendo di mira il 10% della sua produzione totale. Tra queste, vi è la miniera di Brucutu, la più grande dello stato del Minas Gerais, nonché responsabile di una produzione annua di circa 30 milioni di tonnellate di minerale di ferro, pari al 7,5% dell'output previsto da Vale per quest'anno.
Alla luce di questi ultimi sviluppi, i prezzi del minerale ferroso sono cresciuti sul mercato spot cinese, mentre i prezzi dei fini da sinterizzare sono aumentati in Brasile raggiungendo livelli che non si registravano da marzo 2018. Secondo gli esperti, i prezzi sarebbero cresciuti ulteriormente se gli operatori cinesi non fossero assenti per le festività di capodanno.
Per il momento, le quotazioni dell'iron ore brasiliano sono cresciute in media di 9 dollari rispetto ad una settimana fa.
Il prezzo dei fini da sinterizzare con il 65% di ferro provenienti dal Brasile è attualmente pari a 71 $/t FOB, mentre i prezzi di esportazione del lump e del pellet sono rispettivamente pari a 93 e a 139 $/t FOB.
Sul mercato interno, i prezzi degli stessi materiali corrispondono rispettivamente a 65 $/t, 87 $/t e 133 $/t franco produttore, tasse escluse.