Dopo essere calati significativamente la scorsa settimana, i prezzi del minerale ferroso brasiliano sono cresciuti leggermente negli ultimi sette giorni, complice il rialzo delle quotazioni sul mercato spot cinese.
Il prezzo per l'export dei fini da sinterizzare con il 65% di ferro è attualmente pari a 102 $/t, mentre i prezzi di esportazione del lump e del pellet sono rispettivamente pari a 118 $/t e a 133 $/t, tutti nel termine CFR Cina (dry basis).
Sul mercato interno brasiliano i prezzi degli stessi materiali sono rispettivamente pari a 72 $/t, 88 $/t e 103 $/t franco produttore, tasse escluse (wet basis).
Secondo fonti locali, resta ancora da valutare l'impatto della situazione in Cina sulle esportazioni brasiliane di minerale ferroso. Una fonte all'interno del produttore minerario Vale ha riferito che i clienti cinesi non hanno dato informazioni circa eventuali piani di riduzione delle importazioni. Ciononostante, i dati provvisori forniti dalle autorità doganali indicano una lieve flessione del tasso giornaliero di esportazione del minerale rispetto a gennaio.
A gennaio le esportazioni brasiliane di minerale ferroso sono ammontate a 25,44 milioni di tonnellate, mentre quelle di pellet si sono attestate a 1,29 milioni di tonnellate. A dicembre i volumi erano ammontati rispettivamente a 22,48 e 2,12 milioni di tonnellate. Nel caso del minerale di ferro, le principali destinazioni a gennaio sono state l'Asia (21,92 milioni di tonnellate, di cui 17,84 alla Cina) e l'UE (2,13 milioni di tonnellate). Per quanto riguarda il pellet, le destinazioni sono state l'Asia (397.600 t), l'Africa (317.800 t), gli USA (167.400 t) e la Turchia (165.000 t).