Nell'ultima settimana il calo delle quotazioni del minerale sul mercato spot cinese, parzialmente compensato da una riduzione delle tariffe di nolo, ha fatto sì che prezzi del minerale ferroso brasiliano diminuissero in media di 1 $/t su base settimanale. Hanno fatto eccezione i lump di alta qualità, i cui prezzi sono rimasti stabili.
Il prezzo dei fini da sinterizzare con il 65% di ferro provenienti dal Brasile è attualmente pari a 60 $/t FOB, mentre i prezzi di esportazione del lump e del pellet sono rispettivamente pari a 71 e a 118 $/t FOB.
Sul mercato interno, i prezzi degli stessi materiali corrispondono rispettivamente a 54 $/t, 65 $/t e 112 $/t franco produttore, tasse escluse.
Secondo quanto riferito dal Ministero brasiliano dell'Industria, del commercio estero e dei servizi, ad aprile il Brasile ha esportato 27,88 milioni di tonnellate di minerale ferroso (pellet escluso), ossia il 14% in meno rispetto a marzo. Le principali destinazioni sono state l'Asia (17,06 milioni di tonnellate, di cui 13,26 destinati alla Cina), l'Europa (3,7 milioni di tonnellate) e il Medio Oriente (1,65 milioni di tonnellate).
Le esportazioni di pellet ad aprile sono ammontate a 2,77 milioni di tonnellate, e hanno avuto per destinazione principalmente l'Africa (703.100 t), l'Asia (693.200 t), l'Europa (627.700 t) e gli Stati Uniti (341.700 t).
Secondo i dati provvisori, a maggio le esportazioni brasiliane di minerale e pellet dovrebbero indicare una crescita percentuale a due cifre rispetto ai volumi di aprile.