L'annuncio da parte del produttore minerario Vale della ripresa delle operazioni presso la sua miniera di Brucutu ha causato l'interruzione dell'uptrend dei prezzi del minerale di ferro brasiliano, che durava da quattro settimane.
Con il riavvio delle attività a Brucutu, che erano state fermate dopo il crollo della diga di Brumadinho verificatosi a fine gennaio, Vale prevede un incremento della sua produzione di minerale ferroso pari a 30 milioni di tonnellate su base annua.
Tenuto conto di tutte le incertezze attorno alle operazioni del colosso minerario - incluse variabili quali le precipitazioni che stanno impattando sulle spedizioni nelle regioni settentrionali del Brasile - Vale prevede che le vendite di iron ore e pellet raggiungeranno un volume compreso tra i 307 e i 332 milioni di tonnellate nel 2019.
Intanto, nell'ultima settimana, fattori quali la stabilità delle tariffe di nolo e il calo delle quotazioni del minerale ferroso sul mercato spot cinese hanno determinato un calo dei prezzi del minerale brasiliano pari in media a 1 $/t.
Il prezzo export dei fini da sinterizzare con il 65% di ferro è attualmente pari a 85 $/t FOB, mentre i prezzi di esportazione del lump e del pellet sono rispettivamente pari a 109 e a 151 $/t FOB.
Sul mercato interno, i prezzi degli stessi materiali corrispondono rispettivamente a 79 $/t, 103 $/t e 145 $/t franco produttore, tasse escluse.