La scorsa settimana i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) negli USA hanno fatto registrare un calo di 22 dollari sulle punte massime rispetto alla settimana precedente. I motivi di questa riduzione sono principalmente tre: innanzitutto, il fatto che i produttori hanno drasticamente ridotto l'utilizzo della capacità negli ultimi mesi; secondariamente, l'incremento delle importazioni di HRC, dalle 155.890 tonnellate di settembre 2017 alle 225.128 di settembre 2018; infine, il calo delle esportazioni statunitensi di HRC, passate dalle 96.738 tonnellate di settembre 2017 alle 32.187 tonnellate dello stesso mese di quest'anno.
Nonostante la Section 232 abbia contribuito a rafforzare i prezzi interni, non ha aiutato nel contrastare l'eccesso di capacità a livello globale: i dazi di rappresaglia hanno avuto un impatto sui volumi di esportazione, che a loro volta stanno incidendo sulla quantità di acciaio disponibile nel mercato statunitense. Tutto ciò, evidentemente, sta influenzando negativamente i prezzi.
Ad ogni modo, i prezzi spot degli HRC restano significativamente più alti rispetto a quelli rilevati nello stesso periodo del 2017. Ad oggi si attestano a 871-893 $/t franco produttore, contro i 661-683 $/t registrati a metà novembre 2017.
Sul versante dell'import, le offerte relative al materiale proveniente da Corea del Sud ed Egitto continuano a collocarsi a circa 816 $/t DDP porti del Golfo USA, mentre gli HRC originari del Messico vengono offerti a 816-838 $/t FOB Texas.