Negli Stati Uniti, il prezzo dei coils laminati a caldo (HRC) ha superato la fase di picco. Lo hanno affermato diverse fonti, anche se molte di esse si sono affrettate a precisare che il calo è stato molto contenuto. Alla fine di settembre, negli USA gli HRC erano offerti a 98 $/cwt (2.161 $/t o 1.960 $/nt), FOB acciaieria o poco al di sotto. Attualmente, invece, l’offerta più ricorrente è di 95 $/cwt (2.094 $/t o 1.999 $/nt) FOB acciaieria, in calo del 3% in termini congiunturali.
In media, questa settimana il prezzo degli HRC si attesta a 94-97 $/cwt (2.072-2.139 $/t o 1.880-1.940 $/nt) FOB acciaieria, rispetto ai 95-98 $/cwt. (2.094-2.161 $/t o 1.900-1.960 $/nt) della scorsa settimana.
«In realtà, soprattutto se si considerano i prezzi attuali, un calo di 3 $/cwt (66 $/t o 60 $/nt) è poco significativo», ha commentato una fonte aggiungendo che su base annua i prezzi sono comunque tre volte più alti: nel 2020 in questo periodo il prezzo dei coils laminati a caldo si attestava a 31-34 $/cwt (683-750 $/t o 620-680 $/nt) FOB acciaieria.
I coils laminati a freddo (CRC), invece, sono ancora stabili. In maniera non dissimile dalla scorsa settimana, le quotazioni sul mercato a pronti si attestano a 106-110 $/cwt (2.337-2.425 $/t o 2.120-2.200 $/nt).
Alcuni compratori ritengono che il mercato stia per raggiungere un punto critico e sottolineano come i prezzi degli HRC e quelli degli CRC di all'import siano decisamente più bassi rispetto a quelli praticato sul mercato domestico, cosa che potrebbe segnare un'inversione di tendenza. Altri invece sono di tutt'altra opinione e sostengono che se i prezzi del rottame a novembre aumenteranno come si prevede, allora la situazione rimarrà stabile.
«Non penso che vedremo i "saldi di fine anno" degli anni passati – ha commentato una fonte –. In primis, i centri servizi non hanno i magazzini pieni di scorte e, in secondo luogo, se i prezzi del rottame aumentano, il mercato riceverà una spinta verso lìalto, almeno sul breve periodo».