Secondo quanto appreso da SteelOrbis, nelle ultime due settimane le quotazioni base dei coils laminati a caldo (HRC) sono rimaste pari a 520-530 €/t franco produttore, mentre quelle dei coils a freddo (CRC) e zincati a caldo (HDG) sono arretrate di una decina di euro posizionandosi rispettivamente a 595-605 €/t f.p. e 590-605 €/t f.p.
Le fonti interpellate hanno riferito che al momento sul mercato dei piani si registrano aspettative di rialzo dei prezzi. Per questo motivo, anche i produttori che nelle scorse settimane erano moderatamente aggressivi, non stanno quotando e preferiscono prendere tempo. Alla base di queste aspettative vi è l'idea che l'indagine di salvaguardia che la Commissione Europea sta conducendo sulle importazioni di acciaio possa risultare in un dazio sulle quote eccedenti i volumi medi di importazione degli ultimi tre anni rispetto ad ogni paese d'origine. Se tale scenario dovesse materializzarsi, avvertono alcune fonti, si potrebbero registrare problemi di reperibilità del materiale che causerebbero un innalzamento dei prezzi locali.
Come riportato precedentemente, l'apertura dell'indagine di salvaguardia UE ha avuto l'effetto di ridurre le operazioni legate all'import. Inoltre, l'effetto del tasso di cambio euro/dollaro negli ultimi giorni ha minato la competitività delle offerte di importazione. Le offerte riguardanti coils a caldo con provenienza Turchia ed Egitto risultano allineate attorno a un prezzo di 600 $/t FOB.