Nell'ultima settimana gli esportatori indiani hanno rincarato di circa 20 dollari le offerte relative a zincati a caldo, che ora si attestano a 780 $/t FOB. L'aumento ha avuto lo scopo di allineare il più possibile i prezzi export con quelli interni, recentemente cresciuti, ma ha avuto l'effetto indesiderato di spegnere l'interesse dei compratori stranieri.
"Gli esportatori indiani stanno addottando una strategia di prezzo controproducente sull'export - ha commentato un trader con sede a Mumbai - tenuto conto della debolezza dei prezzi nei mercati del Golfo e del rapido deprezzamento della rupia indiana. Ovviamente, sono stati costretti ad alzare le proprie offerte per via del forte aumento dei prezzi locali, in modo da minimizzare il gap tra questi e i prezzi export. I produttori indiani - ha aggiunto la fonte - non sono particolarmente preoccupati di aver causato un calo della domanda estera, perché al momento sono soddisfatti della forte richiesta interna".
Le fonti hanno riferito che nei mercati del Consiglio di Cooperazione del Golfo i compratori stanno chiedendo riduzioni di 30-40 $/t sulle offerte indiane, tuttavia finora gli esportatori non sono stati disposti a concedere sconti e, di conseguenza, i volumi transati sono stati nulli. Una circostanza alla quale hanno contribuito l'approssimarsi del Ramadan e il fatto che le offerte per HDG provenienti dalla Cina sono rimaste stabili.