India, coils zincati: i prezzi export sono saliti in modo aggressivo, l’allocazione rimane limitata

giovedì, 09 marzo 2023 18:27:55 (GMT+3)   |   Calcutta
       

I prezzi dei coils zincati a caldo (HDG) provenienti dall’India sono stati spinti al rialzo in modo aggressivo dalle acciaierie integrate locali, grazie al continuo aumento dei prezzi negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, ma i venditori indiani, che dispongono di scorte limitate, starebbero rimandando al prossimo trimestre le trattative per volumi maggiori, secondo quanto appreso da SteelOrbis.

I prezzi dell’HDG dall’ndia (Z120-140) sono saliti a 950-1.100 $/t FOB rispetto al livello negoziabile di 910-950 $/t FOB di una settimana fa, a causa dell’aumento della domanda da parte del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) e dell’UE, mentre un numero maggiore di acquirenti ha cercato di trovare fonti di approvvigionamento alternative, con le acciaierie dell’UE e degli Stati Uniti che hanno fatto ricorso a rapidi aumenti dei prezzi.

Secondo le fonti, un’acciaieria dell’India orientale ha registrato una transazione per 12.000 tonnellate verso la Nigeria a 955 $/t FOB e un piccolo volume verso l’Europa è stato venduto a 1.010 $/t FOB.

Un produttore esclusivo di piani con sede nel Gujarat ha concluso un accordo per 10.000 tonnellate con una società mediorientale a 950 $/t FOB e un secondo accordo per 5.000 tonnellate con un trader di Singapore a 1.000 $/t FOB.

«I prezzi dell’HDG dall’India sono aumentati a causa di una combinazione di bassi volumi esportabili disponibili presso i venditori e di un aumento della domanda nei principali mercati» ha dichiarato una fonte di una grande acciaieria indiana. «Le acciaierie locali sono state in grado di mantenere la loro competitività, mentre le acciaierie occidentali stanno aumentando costantemente i prezzi locali».

Un funzionario di un’acciaieria governativa ha dichiarato che, in considerazione della forte domanda e in particolare degli acquirenti dell’UE che vogliono spedire a fine aprile, si è saputo che almeno due venditori hanno dirottato le scorte previste dagli accordi di fornitura a lungo termine con gli acquirenti locali, indicando che la scarsità dell’offerta sta agendo da freno per rispondere al maggior numero di offerte ricevute dagli acquirenti d’oltremare.


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