India, coils zincati a caldo: stabili i prezzi export, ma le trattative sono in pausa perché gli acquirenti rivalutano i prezzi elevati

giovedì, 23 marzo 2023 17:52:35 (GMT+3)   |   Calcutta
       

I prezzi dei coils zincati a caldo provenienti dall’India sono rimasti stabili nonostante la fase di stallo degli acquisti, attribuita allo scetticismo per gli attuali prezzi elevati, alla rivalutazione della domanda da parte degli acquirenti e alla notizia che i distributori europei hanno completato il loro programma di rifornimento a breve termine, secondo quanto appreso da SteelOrbis.

Secondo le fonti, nell’ultima settimana non sono stati segnalati accordi da parte di nessuno dei grandi rilaminatori locali, ma le offerte e i livelli negoziabili per sono rimasti invariati ai livelli più alti di 950-1.010 $/t FOB, punto medio a 980 $/t FOB, mentre la scorsa settimana la maggior parte degli accordi con l’Europa si aggirava intorno ai 990 $/t FOB. I prezzi sono stati mantenuti alti dai produttori sulla base delle aspettative di una ripresa degli acquisti a breve, dato che i fondamentali della domanda rimangono invariati nei principali mercati dell’UE, anche se gli acquirenti mediorientali avrebbero preso una pausa in vista del Ramadan.

Una parte delle fonti di mercato, tuttavia, ha ammesso che i prezzi potrebbero essere saliti troppo velocemente e che almeno alcuni acquirenti si sono spostati a cercare alternative più economiche, con i prezzi dalla Cina che si sono leggermente ammorbiditi, mentre i venditori indiani hanno mantenuto la linea dei prezzi.

«La pausa nelle trattative è normale quando il mercato è in rialzo» ha dichiarato una fonte di una grande acciaieria. «Gli acquirenti diventano cauti, mentre i venditori aspettano di prendere una decisione sulla prossima tornata di aumenti dei prezzi. Le acciaierie esportatrici locali rimangono ottimiste circa una forte ripresa delle esportazioni il mese prossimo, all’inizio di un nuovo anno fiscale».

«Questo è anche un buon momento per le acciaierie per accumulare un surplus esportabile» ha aggiunto la fonte. «Le maggiori assegnazioni per l’esportazione per il primo trimestre del prossimo anno fiscale consentiranno ai venditori di sfruttare i prezzi più alti e di cercare di diversificare i nuovi potenziali mercati, in particolare in Africa».


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