È difficile che la riduzione della produzione da parte di ArcelorMittal abbia effetti significativi sulle quotazioni degli acciai piani, a meno che diversi altri player europei non annuncino tagli dell'output. Questa l'idea degli operatori interpellati da SteelOrbis, i quali hanno spiegato che i produttori potrebbero cercare di interrompere la discesa dei prezzi e, addirittura, annunciare aumenti anche alla luce delle elevate offerte di importazione (i coils a caldo provenienti dalla Turchia si attestano a circa 490-500 $/t FOB); il mercato tuttavia appare troppo debole. L'ha ricordato EUROFER questa settimana, parlando di prospettive "piuttosto deboli" nei prossimi due anni per i settori utilizzatori dell'acciaio, specialmente quello automobilistico.
Come riportato precedentemente, questa settimana ArcelorMittal ha annunciato un taglio temporaneo alla produzione di acciaio in Europa pari a 3 milioni di tonnellate. Nello specifico, sospenderà la produzione presso la sua acciaieria di Cracovia, in Polonia, ridurrà l'output in Spagna e rallenterà il programmato incremento delle spedizioni di ArcelorMittal Italia.
Secondo le fonti interpellate da SteelOrbis,
Nelle regioni del Nord Europa i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) sono calati leggermente rispetto a fine aprile, posizionandosi attorno ai 475 €/t franco produttore. Nel frattempo, sul mercato italiano, i prezzi base degli HRC sono mediamente pari a 450-460 €/t franco produttore.