Gli esportatori giapponesi di coils laminati a caldo (HRC) erano riusciti ad evitare significative riduzioni di prezzo nei mesi scorsi. Ciononostante, l'incremento dell'offerta e le forti pressioni da parte dei competitor, Cina in primis, hanno causato un forte calo delle offerte dal Giappone nei primi dieci giorni di novembre. Le previsioni sono poco brillanti anche per quanto riguarda le prossime settimane.
I prezzi degli HRC SAE1006 da 2 mm provenienti dal Giappone sono scesi al livello di 890-950 $/t CFR Asia all'inizio di novembre. Il valore più basso corrisponde alle offerte spot per il Vietnam, mentre quello più alto riflette le offerte di una delle principali acciaierie per altri paesi asiatici, come Pakistan e Bangladesh. Le quotazioni sono calate in media di 80 $/t nell'ultimo mese.
Secondo un trader giapponese, per le spedizioni di dicembre in generale sono state chiuse vendite a prezzi più alti di 900 $/t FOB. Tuttavia, ci sono state alcune vendite spot a prezzi inferiori «nei confronti di clienti abituali». Per esempio, un trader ha venduto materiale in Bangladesh a circa 915 $/t CFR.
Le ultime offerte dal Giappone per il Pakistan si sono attestate a 950 $/t CFR, tuttavia questo livello non riflette il vero prezzo di mercato, poiché le offerte dalla Corea del Sud hanno raggiunto i 900 $/t CFR Pakistan questa settimana.
Inoltre, dopo una lunga pausa, è stato riferito di offerte di HRC SAE1006 giapponesi per il Vietnam a 890-900 $/t CFR. Sembra tuttavia che questo prezzo sia riservato esclusivamente ai clienti abituali e su base spot, a fronte delle ultime vendite registrate dalla Cina a prezzi molto bassi.
Una fonte in Giappone ha affermato che «altre offerte spot sono disponibili a seconda della situazione, principalmente in funzione della minor domanda del settore automotive a causa della carenza di semiconduttori. Ovviamente al momento ci sono più possibilità e volumi per i rilaminatori rispetto a prima».