Europa, coils laminati a caldo: prezzi ancora stabili, lento il commercio locale e import

venerdì, 30 settembre 2022 12:46:19 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Nell’ultima settimana la situazione è rimasta stabile nel mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC). Sebbene le attività commerciali siano ancora limitate, le acciaierie locali hanno cercato di sostenere le loro offerte elevate a causa degli alti costi di produzione. Nel frattempo, la prevista carenza di offerta dovuta ai numerosi tagli di produzione in tutta la regione non si è tradotta finora in un’anticipata crescita dei prezzi, date le numerose scorte dei distributori e la lenta domanda dei consumatori finali. Per quanto riguarda il segmento delle importazioni, sebbene il numero di offerte sia aumentato nell’Europa meridionale, l’attività di acquisto ha subito un rallentamento negli ultimi tempi, con solo occasionali transazioni segnalate sul mercato.

Nel mercato interno dell’UE, la maggior parte dei produttori si attesta su 780-820 €/t franco produttore nelle offerte ufficiali per le consegne di novembre, ma i livelli di 750-770 €/t franco produttore sono considerati più realistici e praticabili per le acciaierie del nord e del sud. In generale, i prezzi locali degli HRC sono relativamente stabili da qualche settimana, sebbene la maggior parte delle fonti ritenga che questi livelli siano molto più alti dei prezzi effettivamente praticabili. Tuttavia, per il momento le acciaierie europee si oppongono a praticare forti sconti, dato il significativo aumento dei costi di produzione dovuto all’aumento dei prezzi dell’energia.

Per quanto riguarda il mercato import, sono state segnalate diverse offerte, sebbene non si sia parlato di scambi, anche considerando che le offerte di importazione sono più interessanti di quelle locali. Le offerte per l’Europa meridionale sono state segnalate a 680-740 €/t CFR, a seconda dell’origine, con un aumento di 10 €/t nella fascia superiore del range, su base settimanale. In particolare, le offerte per gli HRC provenienti dal Giappone sono state segnalate in Italia a 680-690 €/t CFR, mentre in Spagna a 690-710 €/t CFR. I prezzi dei fornitori della Corea del Sud e di Taiwan si sono assestati intorno ai 705 €/t CFR Spagna, come la scorsa settimana, anche se in Italia sono state segnalate diverse offerte dalla Corea del Sud a circa 680 €/t CFR, con un calo di 20 €/t rispetto alla settimana scorsa. Nel frattempo, le offerte di HRC dal Vietnam sono state segnalate a 680 €/t CFR, in calo di 10-15 €/t rispetto alla scorsa settimana. Secondo gli addetti ai lavori, anche i fornitori egiziani hanno presentato nuove offerte a 740 €/t CFR Spagna.

Inoltre, le offerte per i coils con aggiunta di boro provenienti dall’India sono rimaste a 700-710 €/t CFR Europa meridionale. Tuttavia, secondo alcune fonti, la scorsa settimana uno dei maggiori produttori indiani ha offerto i suoi materiali a 680 €/t CFR e «alcuni volumi sono stati venduti a questo livello», sebbene questa informazione non sia stata ancora confermata.

Le offerte di HRC dalla Turchia si sono assestate, invece, a 720 €/t CFR per l’Europa meridionale, dazio incluso, con un calo di 10-20 €/t su base settimanale, considerato troppo basso per le offerte ufficiali delle acciaierie turche. Tuttavia, potrebbe essere ancora possibile se i coils proposti sono stati prodotti da lastre a basso costo importate in Turchia dalla Russia.


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