Sebbene molte acciaierie europee abbiano iniziato a riaprire dopo le chiusure estive per manutenzione, le attività tardano a farsi sentire. La scorsa settimana la maggior parte delle acciaierie europee ha deciso di aumentare i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) in seguito all’aumento annunciato da ArcelorMittal venerdì 26 agosto. Ciononostante, secondo le fonti, gli acquirenti sono estremamente cauti, poiché temono che gli utilizzatori finali non siano in grado di sopportare prezzi elevati a lungo termine. Per quanto riguarda il segmento delle importazioni, la scorsa settimana sono state segnalate più offerte nel mercato dell’Europa meridionale, con alcuni lievi aumenti, anche se le attività commerciali sono state molto tranquille.
I prezzi praticabili sono stati valutati a 700-800 €/t franco produttore la scorsa settimana, mentre questa settimana sono per lo più a 760-820 €/t franco produttore in tutta Europa. In particolare, si parla di 760-780 €/t franco produttore in Italia, con un aumento di 40-60 €/t rispetto alla settimana precedente, anche se la maggior parte delle acciaierie punta a 800 €/t franco produttore. Nel Nord Europa, la fascia di prezzo è di 780-820 €/t franco produttore, con un aumento medio di 70 €/t rispetto alla settimana precedente.
Secondo alcune fonti di mercato, anche gli acquirenti italiani hanno ricevuto un’offerta per HRC dalla Serbia a 780 €/t spedizione inclusa. Tuttavia, finora non è stato raggiunto alcun accordo.
La scorsa settimana, come riporta SteelOrbis, ArcelorMittal ha aumentato i prezzi dell’HRC di 50 €/t, raggiungendo i 800 €/t franco produttore per le spedizioni di ottobre. Questa mossa ha spinto altre acciaierie europee a seguirne l’esempio e ad aumentare i prezzi dell’HRC di circa 100 €/t. «ThyssenKrupp, US Steel Kosice e SSAB hanno aumentato i prezzi di 100 €/t per la spedizione di ottobre» ha dichiarato un operatore locale. «Per quanto riguarda il produttore italiano Arvedi, per ora non ha fatto offerte, ma si dice che riaprirà a 800 €/t».
Nel frattempo, l’attività commerciale di importazione nell’Europa meridionale è rimasta tranquilla nell’ultima settimana. Tuttavia, altri fornitori hanno presentato nuove offerte al mercato. Le offerte di importazione di HRC sono state segnalate a 680-710 €/t CFR, rispetto ai 670-690 €/t CFR della scorsa settimana. In particolare, all’inizio della settimana sono state segnalate offerte dal Giappone a 670 €/t CFR Italia, mentre alla fine della settimana gli operatori di mercato hanno iniziato a segnalare offerte superiori dal Giappone, a 680-700 €/t CFR Italia. Altri fornitori dell'Asia, come quelli di Taiwan, Corea del Sud e Vietnam, hanno annunciato nuove offerte per gli acquirenti spagnoli a 710 €/t CFR. Inoltre, questa settimana sono state segnalate offerte dalla Turchia a 695 €/t CFR Spagna, dazi inclusi.