I prezzi dei coils hanno continuato a crescere nel mercato statunitense e si prevede che continueranno a farlo questo mese sulla scia del rafforzamento delle quotazioni del rottame. «Tra problemi e fermi di produzione, sembra che le acciaierie non riescano mai a recuperare il passo rispetto alla domanda. La verità è che non vogliono farlo, perché un mercato ristretto fa loro comodo», è stato il commento di una fonte locale.
Nonostante i prezzi all'importazione (e i prezzi sul mercato globale) sembrino essersi stabilizzati, le acciaierie statunitensi «stanno cercando di dire ai propri clienti che questa è la nuova normalità», ha commentato un altro operatore.
Di recente le offerte riguardanti i coils laminati a caldo (HRC) provenienti dal Vietnam e dalla Corea del Sud si sono attestate a 1.676 $/t e 1.764 $/t DDO porti del Golfo USA, ovvero attorno a valori nettamente inferiori ai prezzi locali. «Se si considera il fatto che stanno per essere attivati nuovi impianti e che la Section 232 potrebbe sparire entro fine anno, non è difficile immaginare ciò che potrebbe succedere ai prezzi», ha affermato una terza fonte.
Un altro operatore ha evidenziato che «c'è una tempesta all'orizzonte e tutti sono in grado di vederla. I prezzi sono alti e le acciaierie stanno chiedendo sempre di più. Siamo al punto in cui le importazioni possono fare ingresso sul mercato a prezzi significativamente inferiori. Credo – ha concluso – che molti clienti stiano acquistando dall'estero, anche con arrivo nel quarto trimestre, in modo da abbassare la media dei loro costi».
Nell'ultima settimana i prezzi degli HRC negli USA sono cresciuti da 1.852-1.918 $/t a 1.852-1.940 $/t FOB acciaieria.
Allo stesso tempo, le quotazioni dei coils laminati a freddo (CRC) sono passate da un livello di 2.072-2.116 $/t a 2.072-2.161 $/t FOB acciaieria.