Il mercato dei coils laminati a freddo (CRC) provenienti dalla Cina è in preda alla confusione dopo che, dal 1° agosto, sono stati revocati gli sgravi fiscali sulle esportazioni del prodotto in questione. Sia i trader sia i produttori hanno preferito sospendere le offerte, mentre i compratori stanno cercando di rinegoziare i contratti siglati in precedenza, contratti in base ai quali dovrebbero sostenere tutti i rischi derivanti dai recenti cambiamenti.
Attualmente le principali acciaierie cinesi offrono CRC a 990-1.000 $/t FOB con spedizione a settembre. In media, i prezzi sono rimasti invariati rispetto al 28 luglio, tuttavia si tratta di offerte puramente teoriche: non sono state registrate offerte irrevocabili e i compratori riprenderanno le trattative solo dopo aver provato a modificare le condizioni contrattuali. Secondo le fonti, le nuove offerte cinesi potrebbero attestarsi a 1.050 $/t FOB o anche a livelli superiori, ossia circa 100 $/t al di sopra dei prezzi che risultavano possibili fino alla scorsa settimana.
«Gli operatori sono in difficoltà dopo la cancellazione dei rimborsi delle tariffe sull'export, pertanto hanno smesso di fornire quotazioni e aspettano che siano gli altri a fare la prima mossa», è stato il commento di un trader internazionale.
Negli ultimi sette giorni i prezzi dei CRC in Cina sono diminuiti leggermente sulla scia dei ribassi dei prezzi dei future sugli HRC. La domanda di CRC è rimasta debole e pertanto tra gli operatori locali prevale un sentiment negativo.
Nel mercato spot cinese i prezzi dei CRC da 1,0 mm sono calati di 30 RMB/t RMB/t (4,6 $/t) rispetto al 28 luglio, ammontando in media a 6.413 RMB/t (992 $/t) franco magazzino. Secondo le previsioni, gli stessi prezzi dovrebbero subire lievi variazioni nei prossimi giorni.
1 $ = 6,4655 RMB