Il prezzo medio dei coils laminati a caldo (HRC) nell'Ue è rimasto stabile nell'ultima settimana, tuttavia il range si è ampliato in modo significativo. Da una parte, le vendite sono rimaste scarse a causa di fattori stagionali, scorte sufficienti, limiti di credito, prezzi elevati e lunghi tempi di consegna. Allo stesso tempo, le acciaierie continuano a vantare ottimi portafogli ordini e l'offerta resta ridotta, anche alla luce dell'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito alcune regioni della Germania. Il gruppo tedesco ThyssenKrupp ha dichiarato la causa di forza maggiore e fermato la produzione della propria divisione siderurgica a seguito delle recenti alluvioni. Il gruppo ha chiarito di essere stato colpito in maniera lieve dalle inondazioni, tuttavia a causa dei nubifragi ci sono state interruzioni lungo le catene di approvvigionamento e consegna, in particolare a causa della sospensione dei traffici su strada, rotaia e fluviali.
La maggior parte delle acciaierie europee è in grado di offrire volumi molto limitati per il quarto trimestre, mentre alcuni produttori sono addirittura "sold out" fino alla fine dell'anno.
L'intervallo dei prezzi di transazione in Europa è passato dai precedenti 1.080-1.170 €/t agli attuali 1.050-1.200 €/t franco produttore. Più nello specifico, i prezzi ammontano prevalentemente a 1.050-1.130 €/t nel mercato italiano e a 1.150-1.200 €/t nel Nord Europa. Diverse fonti hanno spiegato che i prezzi in Italia si sono indeboliti a causa del calo degli acquisti nonché della presenza di offerte competitive da paesi terzi. Attualmente le offerte provenienti da diversi fonti (prevalentemente asiatiche) si attestano tra i 960 e i 1.020 €/t CFR Sud Europa. Alcuni operatori hanno sottolineato che, data la forte differenza tra i prezzi in Italia e quelli in Nord Europa, potrebbero aumentare i volumi venduti dal sud alle regioni settentrionali, ammesso che vengano risolti gli attuali problemi logistici.
Stefano Gennari