Sebbene i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) siano rimasti forti sul mercato europeo questa settimana, il sentiment è stato piuttosto contrastante, dato che da un lato i produttori locali hanno intenzione di aumentare ulteriormente le loro offerte, mentre dall'altro il mercato globale è piuttosto turbolento a causa dei recenti cali dei prezzi dei materiali dall’Asia. Allo stesso tempo, le interruzioni non programmate degli impianti di ArcelorMittal in Spagna e in Francia a causa dei recenti incendi, dovrebbero restringere l'offerta di HRC nei mesi estivi e, di conseguenza, fornire un ulteriore supporto per ulteriori aumenti di prezzo. Tuttavia, i sentiment ribassisti provocati dai recenti forti cali in Cina potrebbero influenzare ulteriormente l'umore del mercato globale.
In particolare, i prezzi interni del mercato UE degli HRC sono stati stimati a 850-890 €/t franco produttore, rispetto agli 850-870 €/t franco produttore della scorsa settimana, con le offerte ufficiali da parte delle acciaierie italiane che si sono attestate a 860-880 €/t franco produttore, in aumento di 10 €/t rispetto alla settimana precedente, mentre il livello di prezzo commerciale è ancora stimato da alcuni acquirenti a 850 €/t franco produttore. «Dalla scorsa settimana c’è una grande confusione sul mercato, poiché le acciaierie continuano a parlare dei loro piani per aumentare le offerte a 890-900 €/t, cosa che per ora sembra impossibile» ha dichiarato a SteelOrbis un operatore locale.
Nel Nord Europa la situazione è stata molto simile, con offerte delle acciaierie a 870-890 €/t franco produttore, in aumento di 10-20 €/t su base settimanale, ma, secondo gli addetti ai lavori, i prezzi praticabili si aggirano intorno agli 860 €/t franco produttore.
«Il mercato è pieno di dubbi» ha affermato una fonte. «Con i cali registrati in Cina, nessuno vuole comprare a livelli più alti, quindi la situazione dovrebbe essere più chiara dopo Pasqua».
I prezzi degli HRC importati nell’Europa meridionale si sono assestati a 750-800 €/t CFR. Mentre la maggior parte dei fornitori ha mantenuto le proprie offerte stabili su livelli elevati, alcuni fornitori asiatici hanno deciso di scendere leggermente. In particolare, le offerte per l’HRC dal Vietnam sono state espresse a 750-770 €/t CFR, contro i 770 €/t CFR della scorsa settimana. Dopo diversi accordi dal Giappone a 770-780 €/t CFR la scorsa settimana, questa settimana in Italia sono stati firmati alcuni piccoli lotti allo stesso livello, mentre la maggior parte delle offerte giapponesi è stata segnalata a 770-790 €/t CFR. Inoltre, i fornitori indonesiani hanno mantenuto le loro offerte a 760-765 €/t CFR, mentre le offerte di Taiwan e della Corea del Sud si sono attestate rispettivamente a 770 €/t CFR e a 780 €/t CFR, registrando un calo di 10 €/t rispetto alla fascia più alta della settimana. Le offerte per i materiali dall’India sono state segnalate principalmente a 760-770 €/t CFR Italia e a circa 770-780 €/t CFR Spagna, riflettendo lo stesso livello della scorsa settimana.
In Spagna si sono sentite offerte per l’HRC proveniente dall’Egitto a circa 830 $/t CFR (770 €/t CFR), con un aumento di 6 $/t rispetto alla settimana precedente, con alcune transazioni segnalate a 830 $/t CFR, o circa 760 €/t CFR questa settimana, secondo le fonti. Inoltre, gli addetti ai lavori hanno riferito di offerte occasionali per HRC dalla Turchia a 870-890 $/t CFR, dazio pagato, che si traduce in circa 800-815 €/t CFR per l'Europa meridionale.
«Ritengo che il mercato europeo continuerà a registrare segnali contrastanti, in quanto le acciaierie cercheranno di spingere i prezzi verso l'alto, mentre la Cina e probabilmente altri mercati asiatici dell'acciaio manterranno un trend negativo nelle prossime settimane, dato che in diverse parti del mondo sono state segnalate sempre più offerte di HRC dll’Asia a livelli più bassi» ha dichiarato a SteelOrbis un trader con sede in Spagna.
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