Dopo aver venduto ingenti volumi di coils a caldo (HRC) sia sul mercato interno sia all'estero, i produttori turchi hanno alzato nuovamente i prezzi. Ciononostante, gli operatori intervistati da SteelOrbis dubitano che i nuovi livelli di prezzo saranno accettati facilmente.
Negli ultimi dieci/quindici giorni la Turchia ha venduto oltre 100.000 tonnellate di HRC in Italia e in queste transazioni i prezzi hanno raggiunto un livello massimo di 420 $/t FOB. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, tuttavia, un grosso compratore ha pagato 430-435 $/t FOB in uno scambio diretto. Inoltre, alcuni piccoli lotti sono stati venduti a un prezzo di 440-445 $/t FOB. Attualmente le offerte dalla Turchia si attestano a un prezzo base minimo di 450 $/t FOB per le spedizioni di febbraio. Tuttavia si ritiene che i prezzi in questione non possano funzionare sulla base dei prezzi che si registrano attualmente sul mercato europeo, nonché tenuto conto del fatto che le offerte dall'India si attestano a 460-470 $/t CFR Europa.
In Turchia le ultime vendite di HRC sono state chiuse principalmente a 430-440 $/t franco produttore nei confronti dei rilaminatori e di qualche tubificio. Attualmente i prezzi ammontano a 445-450 $/t franco produttore e in alcuni casi a 460 $/t f.p. Allo stesso tempo, alcune offerte da Izmir a Iskenderun si collocano a 445 $/t CFR. «Prezzi pari a 460 $/t sono irrealistici - ha commentato un rilaminatore locale -. Le acciaierie tendono a emettere aumenti incredibili che poi tuttavia sono seguiti da forti diminuzioni».