Situazione stabile nel mercato italiano dei coils rispetto all'inizio di questa settimana. Dopo che alcuni clienti del settore automotive hanno annullato dei contratti di fornitura, i produttori stanno offrendo la produzione di dicembre di coils laminati a caldo (HRC) a prezzi più bassi sul mercato spot.
Nello specifico, la produzione di dicembre è offerta a circa 860-870 €/t franco produttore, mentre per quella di gennaio si punta a un livello di 900-930 $/t f.p. Ciononostante, finora non sono ancora stati chiusi contratti a prezzi più alti di 900-910 €/t f.p.
I prezzi di transazione hanno mostrato maggiore stabilità in Italia nell'ultimo mese, dopo aver mantenuto un trend ribassista tra la fine di luglio e la fine di ottobre.
Nel frattempo, fonti hanno riferito a SteelOrbis che un produttore italiano ha venduto HRC con destinazione Nord Europa (Germania) al prezzo di 930-940 €/t base reso (trasporto a 70-80 €/t). Lo stesso produttore sarebbe a corto di rottame, ragione per cui sta alzando il prezzo d'acquisto della materia prima.
La maggior parte degli operatori ritiene che la situazione di mercato sarà migliore nel primo trimestre del prossimo anno, per via dei costi elevati, del previsto miglioramento della domanda del settore automotive e di un'attesa riduzione dell'offerta in Europa. Quest'ultima sarà la conseguenza di un incremento delle esportazioni verso gli Usa dopo l'accordo tra Washington e Bruxelles sui dazi della Section 232. Secondo le ultime indiscrezioni, un produttore olandese potrà esportare negli Usa quasi mezzo milione di tonnellate di prodotti piani (di cui quasi 200.000 t di laminati a caldo), mentre i produttori tedeschi avranno la possibilità di spedire circa 450.000 tonnellate (di cui oltre 80.000 t di laminati a caldo), in entrambi i casi in esenzione da dazi. Svezia, Francia e Italia godrebbero di quote pari a circa 152.000, 127.000 e 113.000 t rispettivamente.