Coils a caldo: prezzi in ulteriore diminuzione nel mercato Ue

venerdì, 15 ottobre 2021 15:54:06 (GMT+3)   |   Brescia
       

I prezzi di transazione nel mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) sono calati ulteriormente nell'ultima settimana, passando da un livello di 940-1.050 €/t a 920-1.040 €/t franco produttore. Nello specifico, i prezzi in Italia ammontano prevalentemente a 920-940 €/t f.p., mentre in Nord Europa si attestano a 1.000-1.040 €/t f.p. Tuttavia, secondo una fonte, «la pochezza delle transazioni lascia pensare che, se qualche compratore avesse 10mila tonnellate da mettere sul tavolo, il produttore potrebbe concedere anche qualche ulteriore euro di sconto». In generale i compratori sono restii ad acquistare e si limitano a riassortire le specialties di cui hanno strettamente bisogno. Questo soprattutto perché, come riportato più volte nelle scorse settimane, la domanda dal settore automotive continua ad essere debole a causa della carenza di componenti. A ciò si aggiungono il fatto che i distributori hanno attualmente scorte a sufficienza e il fatto che grossi volumi di importazione sono arrivati sul mercato dopo il 1° ottobre, benché soggetti in buona parte ai dazi di salvaguardia. La situazione potrebbe cambiare da novembre, sia grazie a una possibile ripresa dell'auto (con l'arrivo sul mercato di semiconduttori, cuscinetti per le ruote e altri materiali) sia perché i distributori avranno bisogno di acquistare coils per le consegne di gennaio. Intanto, i problemi logistici potrebbero mettere a repentaglio gli approvvigionamenti in una certa misura, specialmente in Italia ora che da oggi 15 ottobre il cosiddetto "Green Pass" è diventato obbligatorio per accedere al posto di lavoro sia nel pubblico che nel privato. Secondo diverse fonti, infatti, l'entrata in vigore del certificato verde sui luoghi di lavoro potrebbe aggravare il problema della carenza di autotrasportatori. 

Parlando di importazioni, le offerte in generale si attestano a 800-850 €/t CFR Sud Europa, dazi inclusi. Secondo indiscrezioni, una vendita dalla Turchia sarebbe stata chiusa recentemente al prezzo di 800 €/t CFR. Tuttavia, al momento le fonti non avvertono particolari pressioni dal mercato di importazione, specialmente perché «sembra che le acciaierie turche vogliano alzare le proprie offerte dopo il forte rialzo dei prezzi del rottame», ha affermato un operatore.

Stefano Gennari


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