I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) si sono rafforzati ulteriormente sul mercato italiano alla vigilia delle festività. I prezzi di transazione si attestavano a 420-430 €/t una settimana fa, mentre ora sfiorano in prevalenza i 430 €/t, in entrambi i casi nel termine franco produttore. Nel frattempo le quotazioni dei coils a freddo (CRC) e degli zincati a caldo (HDG) variano tra i 510 e i 520 €/t franco produttore.
Come riportato in precedenza, il trend rialzista trae forza dai tagli alla produzione, dalla riduzione dell'offerta da parte dell'ex Ilva, dai più elevati costi delle materie prime e dall'aumento delle offerte dall'estero, che hanno addirittura superato i 450 €/t CFR Italia nel caso degli HRC turchi. Per contro, la domanda degli utilizzatori finali è ancora debole ed è diminuita ulteriormente nell'ultima settimana per via delle imminenti festività natalizie. Allo stesso tempo si è ridotta la domanda apparente, poiché i centri servizi possiedono scorte a sufficienza e nutrono dubbi inoltre sulla sostenibilità del trend attuale.
Ciononostante, le acciaierie europee stanno ancora chiedendo aumenti e i prezzi di transazioni potrebbero crescere ulteriormente dopo il 6 gennaio. Nel Nord Europa i prezzi degli HRC sono passati negli ultimi sette giorni da un livello di 425-430 €/t a un livello di 430-440 €/t franco produttore.
Stefano Gennari