Potrebbe rallentare la corsa al rialzo dei prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) iniziata lo scorso novembre sul mercato europeo. Attualmente in Italia le quotazioni risultano pressoché stabili rispetto a una settimana fa, ossia pari a 450 €/t franco produttore. Si sono invece rafforzate di 5-10 €/t nell'Europa settentrionale, raggiungendo in media i 465 €/t f.p. La differenza tra le due aree è anche in termini di attività. Mentre al nord il volume degli scambi sta migliorando, sul mercato italiano i compratori non sono propensi a ordinare grossi volumi e in generale la tendenza è quella a ritardare gli acquisti.
Secondo quanto riferito da diverse fonti, i produttori restano abbastanza determinati a perseguire ulteriori aumenti, ma potrebbero scontrarsi con il fatto che la domanda a valle è ancora titubante. I tagli alla produzione e le elevate offerte da paesi terzi continuano a dar loro manforte, ma sta venendo meno il sostegno da parte dei prezzi delle materie prime, vale a dire rottame in Turchia e minerale di ferro in Cina. Per questi motivi, alcuni operatori non escludono un'interruzione del trend rialzista degli HRC sul mercato europeo, se non addirittura qualche lieve correzione di prezzo entro la fine del primo trimestre.
Sul fronte import si segnalano alcuni piccoli acquisti di HRC in Italia al prezzo di 465 $/t CFR. Inoltre, il produttore russo Severstal di recente ha venduto materiale nell'Europa occidentale al prezzo di 490 $/t FOB.
Stefano Gennari