Dopo l'annuncio di nuovi aumenti di prezzo da parte dei produttori locali all'inizio della scorsa settimana, le quotazioni dei coils laminati a caldo (HRC) hanno continuare a tendere al rialzo a livello europeo. I prezzi base in Italia si attestano a 450-460 €/t franco produttore, mentre nel Nord Europa hanno raggiunto i 465-480 €/t f.p. Nel primo caso l'aumento è ammontato mediamente a 5 €/t rispetto a una settimana fa, nel secondo a 12,5 €/t. Il prezzo medio degli HRC sul mercato dell'UE è così tornato ai livelli pre-COVID-19 dopo aver toccato un minimo di 380 €/t a giugno.
I prezzi sono stati supportati dalla scarsa competitività delle offerte da paesi terzi, dal miglioramento della domanda, dall'output ancora ridotto, dall'allungamento dei tempi di consegna e, ancora, dagli elevati prezzi del minerale ferroso e delle bramme. Secondo alcune fonti, le offerte relative agli HRC provenienti dalla Turchia si attestano a 460 €/t CFR Italia con spedizione a dicembre, mentre quelle del prodotto originario dell'India ammontano a 480 €/t CFR con spedizione a gennaio. La maggior parte degli operatori si aspetta che i prezzi cresceranno ulteriormente in Europa nelle prossime settimane, superando la soglia dei 500 €/t franco produttore. Come riportato la scorsa settimana, ArcelorMittal sta puntando a un prezzo di 490 €/t nel mercato italiano e pari a 530 €/t nel Nord dell'UE.
Stefano Gennari