Il mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) è ancora in cerca di chiarezza dopo più di una settimana dallo scoppio della guerra in Ucraina. ArcelorMittal ha alzato le proprie offerte di 180 €/t, a 1.150 €/t il 1° marzo, tuttavia non sono ancora state registrate transazioni a questo livello di prezzo. La maggior parte delle acciaierie europee deve ancora annunciare nuove offerte, mentre altre stanno testando il mercato con prezzi in fronte rialzo a fronte della temuta mancanza di materie prime, semilavorati e acciai finiti da Russia e Ucraina, nonché a causa del continuo aumento dei costi energetici.
Nel mercato italiano, questa settimana solo un produttore ha annunciato un prezzo base di 1.050 €/t per gli HRC, mentre altri produttori e trasformatori non stanno ancora quotando secondo quanto riferito da diverse fonti. Prima dell'invasione russa dell'Ucraina, i prezzi di transazione ammontavano a 950-1.000 €/t nel nord Europa e a 870-900 €/t nel mercato italiano, entrambi franco produttore. Attualmente si prevede che supereranno presto e abbondantemente la soglia dei 1.000 €/t in entrambi i mercati.
In questa situazione, le offerte da paesi terzi sono estremamente ridotte, poiché anche i produttori esteri stanno cercando di valutare la situazione. In particolare, anche i produttori turchi stanno risentendo della mancanza di forniture dall'area CIS, pertanto non stanno offrendo attivamente materiale nei mercati di esportazione. Intanto, nella prima parte di questa settimana dall'India sono state vendute in Europa 5-10mila tonnellate di HRC SAE1006 al prezzo di 1.050-1.060 $/t CFR. Più recentemente, sempre dall'India, è stato venduto un altro lotto a 1.115 $/t CFR Ue. In totale dal paese sono state acquistate 15-20mila tonnellate di HRC questa settimana.