Coils a caldo: mercato UE debole ma i produttori potrebbero aumentare i prezzi

giovedì, 18 giugno 2020 14:50:13 (GMT+3)   |   Brescia
       

Il mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) è rimasto debole dal momento che il livello di attività è rimasto ridotto a causa della bassa domanda a valle e delle buone scorte presso i distributori. I prezzi si sono indeboliti ulteriormente nell'ultima settimana sia nel Nord sia nel Sud Europa.

Nei mercati nordeuropei i prezzi base degli HRC sono passati negli ultimi sette giorni da circa 400 €/t a un livello di 390-395 €/t franco produttore. Allo stesso tempo, sono scivolati verso il basso di una decina di euro in Italia, posizionandosi a 370-380 €/t franco produttore. La debolezza del segmento piani è attribuita ancora una volta in particolare alla crisi del settore auto, nonché di altri settori tra cui quello degli elettrodomestici. Secondo gli ultimi dati diffusi da ACEA, a maggio le immatricolazioni di autovetture nell'UE sono diminuite del 52,3% su base annua nonostante l'allentamento delle misure di lockdown in molti paesi. Ciononostante, sembra che i produttori europei siano intenzionati ad alzare le proprie offerte nel prossimo periodo, sia perché i prezzi delle materie prime sono rimasti relativamente forti sia perché le modifiche proposte dalla Commissione europea in merito alle misure di salvaguardia sono state approvate di recente dagli stati membri dell'UE. Secondo le fonti intervistate da SteelOrbis, il regolamento in vigore dal prossimo 1° luglio porterà a un calo dei volumi di importazione. Già nelle ultime settimane le attività di importazione sono scarseggiate per via della mancanza di offerte competitive nonché delle indagini in corso sugli HRC originari della Turchia. 

Secondo quanto riferito da fornitori turchi, all'inizio di questa settimana i compratori europei non erano disposti ad accettare un prezzo più alto di 420 $/t FOB (circa 390 €/t CFR). Tuttavia, le acciaierie turche insistono su un prezzo minimo di 440 $/t FOB sulle spedizioni di agosto/settembre. Complice il calo dei prezzi nell'UE, l'import di HRC turchi appare poco fattibile, almeno nel breve periodo. Nel frattempo le ultime offerte dalla Russia (Severstal) si sono attestate a 410 $/t FOB mar Baltico per destinazione Nord Europa, un prezzo che corrisponde a circa 390-395 €/t CFR (incluso dazio antidumping pari a 17,6 €/t). 

Stefano Gennari


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