Coils a caldo, lieve ribasso delle offerte dall'India per l'UE

mercoledì, 27 gennaio 2021 12:38:17 (GMT+3)   |   Calcutta
       

Nelle ultime settimane gli esportatori indiani di coils laminati a caldo (HRC) hanno destinato i loro volumi quasi esclusivamente all'UE, a fronte della buona domanda nel Vecchio Continente in concomitanza con la quasi totale assenza dei compratori asiatici. Tuttavia, anche nel mercato europeo il clima è cominciato a peggiorare negli ultimi giorni, facendo prevedere una lieve correzione dei prezzi locali e di importazione. 

Il riferimento per i prezzi degli HRC provenienti dall'India è di 745-795 $/t FOB (media 770 $/t), in calo di 5 $/t rispetto alla scorsa settimana. Il limite inferiore del range, rimasto stabile negli ultimi sette giorni, riguarda le offerte destinate a paesi extra-UE. Il limite superiore, relativo alle offerte per l'Europa, si è abbassato invece di 10 $/t. 

«Nelle scorse settimane il mercato dell'UE si è rivelato il più forte di tutti per le acciaierie indiane – ha commentato un manager di ArcelorMittal Nippon Steel – tuttavia allo stesso tempo è cresciuta la competizione con l'emergere di numerose offerte da parte dei fornitori asiatici. L'impatto dell'indebolimento delle offerte dalla Cina è aumentato in Asia, spingendo i compratori a una maggior cautela».

La scorsa settimana un lotto da 3.000-4.000 tonnellate di HRC indiani è stato venduto a circa 830-835 $/t CFR Sud Europa, prezzo corrispondente a 795-800 $/t FOB. Inoltre, un'altra acciaieria integrata ha chiuso un contratto a circa 790-800 $/t FOB. 

Diverse fonti hanno affermato che, poiché il sentiment è leggermente peggiorato in Europa, le prossime vendite da parte dei produttori indiani non saranno caratterizzate da prezzi più alti di 790 $/t FOB. 

Nel frattempo, gli esportatori indiani non hanno voluto chiudere vendite in Vietnam, dove i compratori la scorsa settimana hanno acquistato materiale principalmente dalla Cina a prezzi pari o inferiori ai 670 $/t CFR. «Gli esportatori indiani non sono propensi a chiudere contratti a meno che i margini di profitto non siano elevati – ha sottolineato una fonte –. I mercati asiatici non sono appetibili al momento e le acciaierie indiane non hanno urgenza di incrementare le spedizioni all'estero. I volumi stanziati per l'export resteranno bassi nell'ultimo trimestre dell'anno fiscale indiano poiché i produttori si aspettano una ripresa della domanda nel mercato domestico».


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