Coils a caldo: la Turchia guarda alla Cina, emergono anche offerte dalla Russia

venerdì, 11 marzo 2022 12:12:44 (GMT+3)   |   Istanbul
       

In Turchia i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) restano elevati, motivo per cui i compratori locali hanno continuato a mostrare interesse nei confronti delle offerte dalla Cina. Benché tali offerte siano cresciute di circa 20-50 $/t nell'ultima settimana, il gap rispetto ai prezzi locali ammonta a 200 $/t in media.

Dopo le 200.000-250.000 tonnellate ordinate da fine febbraio, sembra che la Turchia abbia acquistato altre 100.000 tonnellate di HRC cinesi questa settimana, principalmente al prezzo di 1.020-1.030 $/t CFR. Secondo alcune fonti, tuttavia, gli ordini sarebbero partiti da un livello di 1.000 $/t CFR e finora sarebbe stato confermato un volume inferiore, attorno alle 30.000-35.000 tonnellate. «[I turchi] stanno acquistando a causa dell'enorme differenza di prezzo rispetto ai prezzi locali. Possono pagare il 9% di dazio e vendere ai produttori di tubi sul mercato locale», ha spiegato un trader. SteelOrbis ha appreso che le offerte attuali per HRC SAE1006 da 2 mm con spedizione a metà giugno si attestano a 1.025-1.055 $/t CFR a seconda del tonnellaggio, mentre sono disponibili prezzi inferiori per materiali più spessi. Dall'India non sono state concluse nuove vendite, tuttavia le offerte sono salite a 1.100-1.120 $/t CFR per le spedizioni di maggio.

Riguardo alla regione CIS, chiaramente non ci sono offerte dall'Ucraina, mentre il materiale di origine russa sarebbe disponibile nonostante le sanzioni. Secondo le fonti, circa 12.000 tonnellate fornite da NLMK sono state ordinate a 1.040 $/t FOB, mentre le offerte più recenti si sono attestate a 1.090 $/t CFR. MMK per ora sta offrendo a 1.080 $/t FOB Russia, ma senza trovare acquirenti considerati i rischi connessi alle sanzioni e le offerte competitive dall'Asia. Fonti di mercato hanno riferito che MMK intende fornire fino a 300.000 tonnellate di HRC per l'export, dopo alcuni mesi di assenza. «Impossibile che riesca a vendere tutto qui, anche se ci sono alcuni compratori pronti a lavorare con la Russia – ha commentato un trader –. Alcuni volumi verranno sicuramente reindirizzati in Asia, in Vietnam in particolare, ma i prezzi praticabili saranno sicuramente molto più bassi di quelli che vediamo qui in Turchia». Pur concentrandosi principalmente sulle importazioni dall'Asia, i buyer turchi stanno ancora cercando di valutare la situazione con la Russia. «I termini di pagamento e la spedizione sono importanti. Per organizzare le navi, nessuno vuole correre rischi», ha detto un'altra fonte. Nel frattempo, è stato riferito che almeno uno degli stabilimenti turchi ha prenotato bramme da NLMK a circa 900-910 $/t CFR.

Nel mercato turco le offerte dei produttori locali si attestano a 1.200-1.250 $/t franco produttore, principalmente per le consegne di giugno, tuttavia sono ancora disponibili alcuni volumi per maggio. Secondo alcune fonti, è possibile contrattare un prezzo di 1.180 $/t franco produttore.
Quanto all'export, sono state vendute circa 5.000 tonnellate di HRC in Europa e 10.000 tonnellate in Iraq a un prezzo di 1.200 $/t FOB. Inoltre, un piccolo lotto è stato venduto nell'Europa dell'est a 1.250 $/t FOB. Nel frattempo, le acciaierie turche sostengono che i loro prezzi non siano praticabili nell'Ue per carichi medio-grandi, a causa delle offerte competitive dall'India e del dazio antidumping in vigore sul materiale turco. L'India recentemente ha chiuso vendite in Europa a 1.090-1.100 $/t CFR. L'ultimo scambio secondo indiscrezioni sarebbe stato chiuso a 1.100 $/t FOB. 


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