Le transazioni sono rimaste ridotte nel mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) nell'ultima settimana, sia perché la maggior parte degli acquirenti ha ancora scorte sufficienti per il momento sia perché gli operatori in generale stanno aspettando che la situazione risulti più chiara in termini di prezzo. Come riportato in precedenza, la domanda dell'industria automotive è stata inferiore del 20-30 percento rispetto al previsto nelle ultime settimane, a causa della carenza globale di semiconduttori. Questo, insieme al riavvio di alcuni impianti produttivi in Europa, ha causato un aumento della disponibilità di materiale nel mercato spot. Il lato positivo è che si prevede una ripresa della domanda intorno a novembre, quando i distributori dovranno rifornirsi, mentre i problemi logistici potrebbero contribuire a limitare l'offerta in una certa misura.
Rispetto al 28 settembre, i prezzi rilevati da SteelOrbis nel mercato dell'Ue sono passati da 960-1.070 €/t a 940-1.050 €/t franco produttore. In particolare, i prezzi spot praticabili sono per lo più compresi tra 940 e 960 €/t nel mercato italiano, mentre ammontano a 1.000-1.050 €/t nel Nord Europa. Secondo le fonti, i produttori italiani stanno ancora offrendo materiale con consegna a dicembre, mentre i tempi di consegna di altri fornitori sono nei primi mesi del 2022.
Per quanto riguarda il mercato di importazione, le offerte da India, Turchia e Giappone si attestano a circa 800-850 €/t CFR sud Europa, dazi inclusi. Come riportato in precedenza, paesi come l'India hanno immediatamente esaurito la loro quota relativa agli HRC per il trimestre ottobre-dicembre (169.717 tonnellate). Gli importatori in questi giorni stanno facendo un calcolo dei volumi che saranno colpiti da dazi fino al 25%.
Stefano Gennari