L'export indiano di coils è rimasto ai mini termini nell'ultima settimana. Diverse fonti hanno spiegato che i grossi produttori indiani stanno godendo di ottimi margini di profitto nelle vendite sul mercato interno, pertanto non hanno motivi per cercare di vendere all'estero a prezzi inferiori.
Secondo i trader, la crescita delle esportazioni indiane di acciaio (+36% nei primi nove mesi dell'anno fiscale, cioè in aprile-dicembre) sta mostrando segni di rallentamento dal momento che le acciaierie locali sono riuscite ad incrementare le vendite di prodotti piani a partire da novembre. Allo stesso tempo la maggior parte delle acciaierie ha ridotto le scorte, mentre i clienti stranieri sono poco propensi ad acquistare poiché si aspettano un calo dei prezzi internazionali.
Inoltre, fonti hanno riferito che le acciaierie indiane possiedono basse scorte di coils a caldo (HRC) dello spessore inferiore ai 5 mm, un prodotto particolarmente richiesto dai compratori dei principali mercati export.
La maggior parte dei produttori integrati ha alzato le proprie offerte fino a 510-520 $/t FOB, contro il livello di 495-505 $/t FOB rilevato nelle scorse settimane.
«Eventuali vendite a prezzi più alti non porteranno ad alcun miglioramento dei margini - ha commentato un manager della Central Marketing Organization di Steel Authority of India (SAIL) -. L'innalzamento delle offerte - ha spiegato - serve a compensare il fatto che il governo ha abbassato i dazi ai quali vengono rimborsati i dazi e altre tasse sulle materie prime importate e destinate alla produzione di prodotti finiti che verranno esportati».