La carenza di materiale e la buona domanda hanno continuato a spingere verso l'alto i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) nel mercato dell'UE. Rispetto al 14 aprile, i prezzi sono cresciuti di 30 €/t, raggiungendo i 910-950 €/t franco produttore e avvicinandosi quindi ai 970 €/t chiesti da ArcelorMittal alla fine della scorsa settimana. Secondo alcune fonti, il produttore potrebbe alzare le offerte al livello di 1.000 €/t entro la fine di questa settimana o nel corso della prossima. I compratori europei stanno ancora facendo fatica a reperire il materiale di cui hanno bisogno e i tempi di consegna continuano ad estendersi oltre la fine del terzo trimestre. Come già riportato da SteelOrbis, le incertezze attorno a Liberty Steel e all'ex Ilva nell'ultimo periodo hanno mantenuto vivi i timori di un ulteriore restringimento dell'offerta nel prossimo periodo. La carenza di materiale sul mercato interno ha portato intanto ad un aumento dell'interesse verso l'import, tuttavia le offerte da paesi terzi risultano limitate. Il prossimo 30 giugno scadrà la salvaguardia UE sull'acciaio e secondo numerosi operatori la Commissione europea deciderà di non estendere le misure. In tal caso, si dovrebbe assistere a un incremento dei volumi dai paesi extra-UE. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, le offerte dalla Corea del Sud si attestano attualmente a 940 €/t CFR Sud Europa. Recentemente la Turchia ha venduto alcuni lotti nel Sud Europa a un prezzo di circa 895 $/t CFR e nella regione di Anversa a 920-925 €/t CFR (dazio incluso). Infine, è possibile acquistare materiale indiano a 1.050 $/t (870-875 €/t) CFR, tuttavia l'interesse dei compratori europei è debole dal momento che la quota dell'India per il trimestre in corso è già stata esaurita.
Stefano Gennari