I produttori turchi di coils laminati a caldo (HRC) hanno abbassato le offerte a 440-445 $/t franco produttore, contro il precedente livello di 450-460 $/t franco produttore. Le ragioni di tale decisione sono la bassa domanda interna, il calo delle quotazioni del rottame e la forte carenza di esportazioni. I compratori turchi ritengono che i prezzi degli HRC siano ancora troppo alti e non hanno per il momento fretta di approvvigionarsi. Fonti locali sostengono che i tubifici e rilaminatori locali non intendano pagare un prezzo più alto di 415-420 $/t franco produttore. «Il problema – ha commentato un commerciante – è che i produttori di acciai rivestiti e di tubi stanno facendo fatica a prendere decisioni riguardo agli acquisti di materie prime, poiché non stanno riscontrando una sufficiente domanda da parte dei loro clienti».
Le offerte per l'export si attestano ancora a 440 $/t FOB (e valori superiori), ma la maggior parte dei compratori europei non è propensa ad acquistare alla luce delle ultime decisioni in tema di salvaguardia e antidumping. Alcune fonti ritengono che le acciaierie turche a breve saranno disposte ad accettare un prezzo di 415 $/t FOB. Le offerte si riferiscono principalmente alle spedizioni di agosto/settembre.
Sul fronte dell'import, il produttore russo MMK ha testato il mercato turco con un prezzo di 425 $/t CFR, ma di recente ha ritirato le proprie offerte. Altre acciaierie russe sono attualmente fuori dal mercato. Le ultime offerte dall'Ucraina sono ammontate a 425-435 $/t CFR a seconda del peso del coil. Nel frattempo sono circolati rumor riguardo a ordini di HRC provenienti dal Giappone e dalla Romania, tuttavia questi non sono stati confermati al momento della pubblicazione.