Gli esportatori indiani nell'ultima settimana hanno aumentato le vendite di coils laminati a caldo (HRC) nei mercati del Sud-est asiatico e del Golfo Persico. Tuttavia, i margini di profitto sono rimasti inferiori alle loro aspettative.
Secondo le stime, nell'ultima settimana l'India ha chiuso vendite per circa 100.000-120.000 tonnellate di HRC, metà delle quali in Vietnam. Ciononostante, i prezzi non sono cresciuti bensì hanno continuato ad ammontare a 870-890 $/t FOB. I fornitori indiani speravano che la ripresa delle attività di acquisto permettesse alle quotazioni di superare la soglia dei 900 $/t FOB.
«Nei mercati asiatici chiave c'è un vuoto lasciato dalla graduale scomparsa delle offerte cinesi e le acciaierie indiane stanno cercando di riempirlo», ha spiegato il manager di un produttore privato indiano. Tuttavia, «continuano ad esserci sfide per le acciaierie indiane»: nell'Ue queste hanno già esaurito la loro quota del trimestre e dunque «ci vorrà del tempo prima che gli scambi riprendano. Da ciò deriva che le stesse acciaierie hanno volumi in eccesso per l'export e devono deviarli verso l'Asia. Questo – ha concluso la fonte – insieme alla sensibilità dei compratori rispetto ai prezzi, sta impedendo ai fornitori di migliorare i propri margini».
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria integrata dell'India orientale ha venduto 30.000 tonnellate di coils SAE 1006 in Vietnam a un prezzo di circa 870 $/t FOB o leggermente inferiore, mentre l'offerta iniziale si attestava a 920 $/t FOB.
La stessa acciaieria ha venduto circa 25.000 tonnellate a un compratore del Medio Oriente a 870-880 $/t FOB.
Infine, un produttore privato indiano ha venduto dal proprio laminatoio nello stato del Jharkhand circa 30.000 tonnellate di HRC a un compratore asiatico a un prezzo attorno agli 870 $/t FOB.