Coils a caldo, gli esportatori indiani alzano i prezzi a fronte dell'offerta ridotta

martedì, 10 novembre 2020 13:52:19 (GMT+3)   |   Calcutta
       

Gli esportatori indiani hanno alzato i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) nell'ultima settimana, sulla scia del rialzo dei prezzi in India e della carenza di materiale nei principali mercati asiatici. Tuttavia, gli scambi sono rimasti scarsi dal momento che gli stessi esportatori dispongono di volumi estremamente ridotti per gli ultimi mesi dell'anno fiscale in corso.

Le offerte si attestano a 540-545 $/t FOB, contro i 530-540 $/t FOB di una settimana fa. Allo stesso tempo, i prezzi di transazione sono aumentati di 10 $/t, raggiungendo il livello di 535-540 $/t FOB. 

«Si riscontra una carenza di forniture in diversi mercati chiave, come il Vietnam, i paesi del Golfo Persico e l'Europa settentrionale» ha commentato un manager di Jindal Steel and Power Limited (JSPL). «Allo stesso tempo – ha aggiunto – i prezzi degli HRC provenienti dalla Cina sono in rialzo poiché le acciaierie cinesi stanno cercando di compensare il rafforzamento della valuta locale». In questo contesto «le acciaierie hanno risposto aumentando a loro volta i prezzi all'export».

Nel frattempo, «le acciaierie indiane restano concentrate sul soddisfacimento della domanda interna, che continua a crescere. Anche i margini di profitto sono più elevati di quelli registrati nelle vendite all'estero». 

Recentemente un'acciaieria indiana ha offerto materiale in Vietnam a 560 $/t CFR, prezzo equivalente a 535 $/t FOB. Tuttavia, questo è considerato troppo basso dalla maggior parte dei fornitori, che sul mercato interno sono in grado di vendere anche a 600 $/t franco partenza.

«Attualmente ci stiamo limitando a completare le consegne già pattuite – ha affermato un rappresentante del produttore Tata Steel –. I volumi destinati all'esportazione nell'ultimo trimestre di quest'anno sono estremamente ridotti, ossia appena sufficienti a mantenere una presenza di mercato attraverso piccole vendite. Tutti gli sforzi sono tesi al soddisfacimento della domanda da parte degli utilizzatori locali. Perfino gli intermediari si devono accontentare di ordinare volumi ridotti».


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