Secondo quanto appreso da SteelOrbis, i produttori brasiliani offrono bramme per l'export verso la costa orientale statunitense a un prezzo di 400-405 $/t. Sulla costa occidentale USA invece viene proposto un prezzo di 405-410 $/t, mentre per i paesi europei arriva 395 $/t.
Tali quotazioni a condizioni FOB mettono a rischio la redditività dei produttori, considerando che i prezzi delle materie prime come minerale ferroso, carbone e coke non sono diminuiti allo stesso modo di quelli delle bramme.
Le fonti attribuiscono il calo delle quotazioni alla situazione globale dell’industria siderurgica, con le attività di laminazione ridotte a causa delle prospettive negative dei flussi commerciali internazionali.
A settembre il Brasile ha esportato 367.400 tonnellate di bramme, contro le 434.300 di agosto. Le destinazioni di settembre sono state gli USA (138.100 t a 464 $/t), Corea del Sud (50.800 t a 434 $/t), Messico (50.800 t a 418 $/t), Belgio (50.100 t a 422 $/t), Canada (37.900 t a 467 $/t), Polonia (29.900 t 456 $/t) e Regno Unito (9.800 t a 472 $/t), tutti a condizioni FOB. I prezzi si riferiscono a materiali di diverse qualità e a contratti chiusi probabilmente a giugno.