I prezzi delle bramme provenienti dai paesi CIS continuano ad essere supportati dalla robustezza del mercato degli HRC e del rottame sia nell'area del Mediterraneo sia in Asia.
Come previsto, la Turchia ha accettato un aumento dei prezzi delle bramme. 20.000 tonnellate sono state vendute dai paesi CIS al prezzo di 417 $/t CFR Izmir, in rialzo di 12 $/t rispetto ai precedenti valori. Le offerte dalla Russia si attestano ora a 420-425 $/t CFR ma per il momento non vi sono stati scambi a questo livello di prezzo. Nel frattempo un fornitore brasiliano ha venduto fino a 50.000 tonnellate a un prezzo leggermente superiore ai 415 $/t CFR, lo stesso livello di un'offerta con destinazione Iskenderun.
Non sono state rilevate vendite di recente sul mercato italiano, per il quale le offerte questa settimana si attestano a circa 425-430 $/t CFR.
In sintesi, i prezzi delle bramme provenienti dai paesi CIS hanno raggiunto i 405-410 $/t FOB Mar Nero per la produzione di febbraio. Non si registrano offerte dalla regione baltica in quanto i fornitori locali si stanno preparando ad avviare i lavori di manutenzione su due convertitori. Il primo intervento inizierà i primi giorni di gennaio.
Complessivamente la domanda risulta bassa in Asia, tuttavia gli esportatori di bramme puntano comunque a chiudere vendite a prezzi più alti. Le offerte dall'India si collocano a quota 420-430 $/t CFR, mentre i fornitori russi non offrono materiale a meno di 420 $/t CFR dal momento che sono coperti di ordini per gennaio. Nelle ultime tre settimane gli scambi riguardanti a bramme provenienti da diversi paesi erano stati caratterizzati da prezzi tra i 400 e i 415 $/t CFR. Attualmente i compratori, tenuto conto della situazione sul mercato degli HRC, sembrano accettare prezzi pari a 420 $/t CFR o 400 $/t FOB porti del Far East. I prezzi degli HRC in Vietnam sono cresciuti di 20-25 $/t dagli inizi di dicembre, raggiungendo un livello di 480-485 $/t CFR.