Bramme e HRC: gli importatori europei e della regione MENA guardano alla Cina

mercoledì, 30 marzo 2022 11:57:06 (GMT+3)   |   Istanbul
       

I produttori di acciai piani in Europa e Medio Oriente stanno affrontando una grave carenza di prodotti rilaminati. La guerra in Ucraina non solo ha portato a un forte aumento dei prezzi delle materie prime in tutto il mondo, ma ha anche influito sui flussi di merci. I consumatori in questo contesto stanno esprimendo interesse per le bramme e i coils laminati a caldo (HRC) provenienti dall'Asia e, in particolare dalla Cina e dai paesi del Sud-est asiatico.

Allo stesso tempo, i fornitori cinesi sono interessati a vendere coils laminati a caldo in Medio Oriente e bramme in Europa, dove i prezzi sono più alti rispetto a quelli ottenibili nei mercati vicini. Gli stabilimenti cinesi stanno facendo fronte a un calo della domanda di prodotti siderurgici nel loro mercato interno, vista la nuova ondata di Covid-19 e le misure di confinamento imposte in numerose città cinesi. La crescita della domanda nei mercati europei e mediorientali sta consentendo loro di reindirizzare alcuni volumi. Secondo le stime di SteelOrbis, a fine marzo il margine di profitto dei coils laminati a caldo cinesi si attestava a 80-90 $/t (base CIF) nel mercato vietnamita, mentre in Turchia raggiungeva i 120-170 $/t. Al momento, gli acquirenti europei non sono interessati agli HRC cinesi, considerati i dazi antidumping e compensativi compresi tra il 18,1 e il 35,9 per cento. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare a breve. Con i dazi attuali, il margine di profitto per i coils laminati a caldo cinesi nel mercato europeo varia già da 10 $/ton a 150 $/ton, a seconda dell'impianto.

Attualmente il mercato turco sembra essere dominato dagli HRC cinesi. Secondo fonti vicine a SteelOrbis, la Cina ha venduto enormi volumi di acciai piani in Turchia dalla fine di febbraio, ma recentemente la Cina ha chiuso discrete vendite anche verso Medio Oriente e Africa. I venditori cinesi sono riusciti a scambiare fino a 200.000 tonnellate in totale nella regione MENA. In Turchia gli ordini di HRC cinesi, nonché di coils laminati a freddo "full hard", hanno già raggiunto le 700.000 tonnellate a marzo. La maggior parte di questi verrà spedita ad aprile o maggio.

Allo stesso tempo, i produttori di acciaio cinesi godono di un'elevata redditività. Le aziende cinesi che producono prodotti in acciaio da forno ad ossigeno basico (BOF) sono infatti meno dipendenti dalle fluttuazioni dei prezzi del rottame, a differenza dei produttori turchi. Secondo i dati dell'ultimo mese, il prezzo del rottame importato in Turchia è aumentato di 120-130 $/t (+27% rispetto a febbraio), mentre il prezzo del rottame nel mercato interno cinese è diminuito di 30 $/t (-6%). Il calo della domanda dovuto alla riduzione della produzione di acciaio ha permesso ai produttori cinesi di ridurre i prezzi di acquisto del rottame sul mercato interno.

Il minerale di ferro, principale materia prima per la produzione BOF, è aumentato di soli 10 $/t nell'ultimo mese (+6% rispetto a febbraio). La guerra in Ucraina ha avuto un impatto molto inferiore sul mercato cinese del minerale di ferro rispetto a quello che ha avuto sul mercato turco del rottame. Il minerale australiano, che è il benchmark a livello globale, dipende principalmente dal livello della domanda in Cina.

A marzo, il divario tra il prezzo FOB Australia e il prezzo CFR Cina dell'hard coking coal premium ha toccato i 200 $/ton a metà mese, quando il prezzo FOB Australia è salito a 670 $/t FOB. Nonostante un leggero calo dei prezzi FOB verso la fine di marzo, questo divario risulta ancora ampio: i prezzi FOB Australia sono più alti di 60-100 $/t in quanto il livello negoziabile per i clienti cinesi difficilmente supera i 440 $/t CFR per l'hard coking coal premium. Il mercato interno cinese del carbone da coke si è recentemente indebolito a causa del lockdown imposto a Tangshan. 

Di conseguenza, si stima che a marzo i costi delle materie prime per la produzione BOF in Cina siano aumentati di 15 $/t, a 630 $/t. Il costo di produzione degli HRC con processo BOF a marzo è aumentato di 25 $/t, a 780 $/t franco produttore (755 $/t a febbraio). Nello stesso periodo, il prezzo medio mensile degli HRC all'export è crescito di quasi 50 $/t, raggiungendo gli 860 $/t FOB. Tassi di crescita più elevati per i prezzi dei prodotti siderurgici rispetto a quelli delle materie prime hanno portato a un aumento dei margini di profitto degli HRC pari al 40% nel corso del mese. A marzo, la redditività degli esportatori cinesi di HRC è aumentata di 20 $/t, ammontando a circa 70-75 $/t.

HRC cinesi (produzione BOF): margini all'export, base FOB

Oltre ad aver aumentato l'export di HRC verso la Turchia e la regione MENA, la Cina ha iniziato ad esportare bramme, principalmente verso l'Europa, a fronte di una redditività ancora più alta. Le acciaierie europee sono apparse attive negli acquisti di bramme cinesi, poiché stanno cercando di rimpiazzare i volumi precedentemente forniti dall'Ucraina. I prezzi FOB delle bramme cinesi sono oscillati principalmente tra gli 840 e gli 860 $/t FOB a marzo, con la maggior parte degli scambi che ha avuto luogo nella più alta dell'intervallo. Nonostante il trasporto dalla Cina all'Europa abbia un costo superiore ai 150 $/t, i prezzi sono apparsi competitivi e in totale gli stabilimenti cinesi sono riusciti a vendere almeno 300.000 tonnellate di bramme in Europa a marzo. Nonostante i costi di trasporto molto elevati, i prezzi delle bramme cinesi risultano competitivi in Europa, mentre non sono state registrate trattative per bramme di origine russa, nonostante l'assenza di un divieto ufficiale sulle importazioni di semilavorati dal paese. Nel frattempo, i prezzi delle bramme offerte da altri fornitori asiatici, come India e Indonesia, sono rimasti più alti.

Il costo della produzione BOF delle bramme cinesi a marzo è aumentato di 20 $/t, a 725 $/t franco produttore (ammontava a 705 $/t a febbraio).

Bramme cinesi (produzione BOS): costi di produzione, inclusa consegna ai porti

Il margine di profitto delle bramme per i produttori cinesi a marzo è stato di circa 110-120 $/t, ovvero significativamente superiore al margine di profitto dei coils laminati a caldo. A causa della forte domanda, il prezzo delle bramme in Cina è ora molto vicino a quello degli HRC. Di conseguenza, è più redditizio per i produttori cinesi vendere bramme, cosa che diversi impianti stanno già facendo. Tuttavia, data la domanda piuttosto bassa nel mercato interno, dovremmo aspettarci un aumento delle esportazioni dalla Cina nei prossimi mesi. Le destinazioni principali saranno i mercati europei e mediorientale, dove come già detto esiste un forte problema di shortage. 


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