Dalla scorsa settimana, il principale produttore di acciaio sudcoreano POSCO è sul mercato per offrire bramme ai diversi mercati globali a causa dei tempi di riparazione previsti per la capacità di laminazione dopo il tifone, più lunghi di quelli per le capacità di produzione dell’acciaio. Sono attesi a breve accordi per volumi importanti, anche se in alcune delle principali destinazioni di vendita i fornitori di bramme sudcoreani hanno dovuto affrontare una concorrenza agguerrita e offerte inferiori a quelle inizialmente previste.
I principali sbocchi sono: Europa, Turchia e America Latina. I livelli di offerta sono stati segnalati intorno ai 520 $/t FOB, ma dall’inizio di questa settimana i fornitori potrebbero dichiarare ad alcuni acquirenti prezzi più bassi, secondo le fonti di mercato, dato che la scorsa settimana c’è stata resistenza da parte degli acquirenti.
La destinazione più promettente sembra essere l’Europa, nonostante le recenti chiusure di impianti in seguito all’aumento dei costi energetici. Secondo le fonti di mercato, alcuni trader hanno offerto bramme dalla Corea del Sud (prodotte da POSCO) a 590-600 $/t CFR per l’Europa meridionale, sebbene alcuni stabilimenti abbiano ricevuto offerte più alte, fino a 630-650 $/t CFR. Nonostante i livelli di circa 580-590 $/t CFR siano considerati praticabili in Europa, dato che altri fornitori asiatici di bramme puntavano a un minimo di 660 $/t CFR, finora non sono stati segnalati nuovi accordi. POSCO non è un venditore tradizionale di bramme e gli importatori stanno quindi verificando prima le dimensioni delle bramme e la qualità dell’acciaio. Inoltre, non è ancora chiaro se tutte queste offerte riguardino bramme di nuova produzione di POSCO o se alcune provengano anche da stock (che potrebbero non essere adatti a molti acquirenti).
Come riportato in precedenza da SteelOrbis, POSCO ha fino a 600.000 tonnellate di bramme nello stabilimento di Pohang, che potrebbero essere vendute sul mercato spot o trasferite in un altro stabilimento POSCO. Allo stesso tempo, il 13 settembre l’azienda ha confermato ufficialmente di aver riavviato le operazioni degli altiforni n. 3 (il 10 settembre) e n. 4 e 2 (il 12 settembre), che contribuiranno a ripristinare la produzione di semilavorati. Le linee di laminazione rimarranno ferme per il momento, poiché i danni sono maggiori.
Dalla scorsa settimana sono arrivate in Turchia anche offerte per bramme dalla Corea del Sud, a 600 $/t CFR, ma l’interesse per l’acquisto non è stato elevato, dato che sono ancora disponibili bramme russe a prezzi più bassi (l’ultimo livello negoziabile in Turchia si è attestato a 510-520 $/t CFR, con un aumento di 10-20 $/t rispetto alle precedenti negoziazioni). Inoltre, un ulteriore fattore riguarda il calo dei prezzi del rottame.
Anche un altro grande importatore di bramme, il continente americano, ha avviato trattative con POSCO, anche se non è stato ancora concluso alcun accordo. La ragione principale è la stessa: la concorrenza con i fornitori russi e di conseguenza le offerte per il materiale sudcoreano sono più basse. Secondo le fonti di mercato, gli acquirenti brasiliani pagherebbero 550 $/t CFR per le bramme sudcoreane, un prezzo troppo basso per il fornitore. «Le offerte sono molto basse rispetto alle proposte, perché il materiale russo è ancora presente e disponibile» ha dichiarato un trader. L’ultimo prezzo per le bramme russe in questa destinazione è stato segnalato a 510-530 $/t CFR.