Inizia la seconda settimana di trattative e gli esportatori brasiliani di bramme devono ancora concludere i primi scambi per le spedizioni di agosto. Lo hanno riferito a SteelOrbis alcune fonti locali. Come spesso succede, i prezzi sarebbero il principale ostacolo per raggiungere nuovi accordi, ma ora c’è una differenza più ampia tra le aspettative degli acquirenti e quelle dei venditori.
Gli esportatori brasiliani sembrano aver accettato di non poter vendere al loro prezzo-obiettivo iniziale di 805 $/t FOB, ma stanno comunque puntando a più di 750 $/t, mentre i loro acquirenti negli Usa vogliono concludere gli accordi a prezzi inferiori.
Due esportatori hanno dichiarato a SteelOrbis che si aspettano di chiudere le prime transazioni nel corso di questa settimana.
Nel mese di maggio il Brasile ha esportato 450.300 tonnellate di bramme, contro le 642.800 tonnellate di aprile, con un calo che rispecchia soprattutto l’aumento delle vendite nel mercato interno e la minore disponibilità di materiale per l’esportazione a causa alle interruzioni per manutenzione delle acciaierie.
A maggio, Ternium ha spedito 247.500 tonnellate di bramme negli Usa a 1.047 $/t FOB e 5.600 tonnellate a 671 $/t in Argentina, mentre ArcelorMittal ha esportato 91.400 tonnellate a 932 $/t negli Usa e 20.500 tonnellate a 1.085 $/t in Francia; Pecem ha esportato 31.300 tonnellate a 1.096 $/t in Italia e 45.300 tonnellate a 735 $/t in Messico, mentre Gerdau ha spedito 8.700 tonnellate a 486 $/t in Cina.