La maggior parte dei produttori europei di acciai lunghi è tornata sul mercato dopo le vacanze con prezzi significativamente più alti; il motivo sono i costi energetici in costante crescita, una conseguenza dell'invasione russa dell'Ucraina e delle sanzioni nel settore degli idrocarburi adottate dall'UE. «Nell'UE, oggigiorno, tutti gli aumenti dei prezzi dipendono solo dai costi. La domanda del mercato è ancora molto incerta a causa del difficile contesto internazionale», ha commentato un trader.
In particolare, nell'ultimo mese, le acciaierie italiane hanno aumentato i prezzi base del tondo sul mercato interno di almeno 50 €/t, portandoli a 700 €/t franco produttore o a 960 €/t franco produttore, per dimensioni speciali. Alcuni stabilimenti hanno annunciato che i loro prezzi di offerta per le consegne di fine settembre e ottobre sono aumentati di 100 €/t, mentre il tondo già disponibile a magazzino potrebbe essere ordinato con un aumento di soli 50 €/t. Il prezzo della vergella italiana per i mercati europei è aumentato di 50 €/t a fine settimana, passando da 950 €/t DAP a 1.000 €/t DAP, in particolare in Polonia e Lituania. Le offerte per la vergella nel mercato locale italiano si attestano a 1.000 €/t DDP nord Italia, in aumento di 50 €/t rispetto alla scorsa settimana.
In Polonia, il prezzo locale del tondo è di 870-900 €/t CPT, in aumento di circa 40-60 €/t rispetto al mese scorso. In Grecia, il prezzo locale del tondo è fissato a 970 €/t franco produttore, secondo quanto appreso da SteelOrbis. «Sono tutti in attesa, ci sono pochissime offerte o quotazione per via delle incertezze riguardanti l’energia. La domanda è in calo nei Balcani. La situazione è spaventosa», ha detto una fonte a SteelOrbis.